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Germania, Guido Crosetto si prepara al peggio: "La sentenza della Corte tedesca rischia di far ripartire lo spread. Finirà come nel 2011"

Guido Crosetto

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La Germania si è pronunciata sugli acquisti di Stato da parte della Bce: sì al Quantitative Easing ma con grandi riserve. Insomma la Corte Costituzionale tedesca ha dato alla Banca centrale europea un ultimatum di tre mesi, dopo i quali, se non vengono rispettate certe condizioni, la Bundesbank dovrebbe ritirarsi dai programmi di interventi della Bce. Una notizia che mette in allarme Guido Crosetto: "La sentenza della corte tedesca rischia di far ripartire lo spread. Finirà come nel 2011 con il famoso “Fate presto!”?". Il pericolo per il fondatore di Fratelli d'Italia c'è e riporta la mente al 9 novembre 2011, data in cui lo spread tra BTp e Bund si è impennato per la prima volta oltre quota 500 punti per poi chiudere la giornata a 499. 

 

 

Non sarebbe una novità che l'Europa metta in serie difficioltà il nostro Paese. Pochi mesi fa, la numero uno della Bce, Christine Lagarde, aveva commentato così la richiesta di aiuti per far fronte al coronavirus: "Non siamo qui per chiudere gli spread, ci sono altri strumenti e altri attori per questi problemi". Una frase che influenzato l'andamento delle Borse, a partire da Piazza Affarri, che ha registrato un crollo storico del 16 per cento. Tutto, dunque, fa presagire il peggio.

 

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