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Andrea Romano, il figlio morto e lasciato senza sepoltura: "Volevo solo portargli un fiore, mi hanno detto di no"

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"Ho chiesto di poter portare almeno un fiore a mio figlio 'parcheggiato' in un deposito di Prima Porta, ma all’Ama mi hanno detto 'no'”: il deputato del Pd Andrea Romano racconta la sua tragica storia in un'intervista a La Stampa. La denuncia è arrivata ieri con un tweet che ha colpito e indignato tutti: il dem ha spiegato che non riesce a seppellire il figlio a Roma da ben 2 mesi. "Ama non dà tempi di sepoltura degni di una città civile. Anzi, non dà alcun tempo", ha scritto Romano. Che poi, taggando la sindaca Virginia Raggi, ha aggiunto: "La tua vergogna non sarà mai abbastanza grande".

 

 

 

Dopo questa forte denuncia, però, nulla è cambiato. La Raggi, come lei stessa ha spiegato in un post su Facebook, lo ha chiamato per esprimergli la sua vicinanza. "Ho il cuore colmo di dolore", ha scritto. La terribile situazione ha costretto Romano e la sua famiglia a rivolgersi più volte alla società Ama e agli uffici comunali: "Siamo andati tante volte per chiedere informazioni ma non ne danno. Ci è stato risposto 'non possiamo dare nessuna data'. Quindi adesso sono passati due mesi, ma potrebbero passarne tre, quattro, chissà quanti". Il deputato del Pd ha spiegato che la sua famiglia si era offerta di pensare alla tumulazione personalmente, ma non glielo hanno concesso: "Non è possibile neanche farsi consegnare le ceneri".

 

 

 

Dario, il figlio di Andrea Romano, era affetto da una forma di disabilità che lo costringeva su una sedia a rotelle. "Sarebbe di conforto avere un luogo dove piangerlo. Avrei potuto seppellire Dario a Livorno, la mia città, il cui sindaco si è messo a disposizione. Lo ringrazio, ma non chiedo un privilegio personale, chiedo che venga riconosciuto un diritto a tutti. E comunque la mamma e i fratelli vivono a Roma ed è importante che Dario sia qui dove c’è la sua famiglia", ha detto infine Romano.

 

 

 

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