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Matteo Bassetti contro l'Oms: "Ok al vaccino cinese? Molto perplesso: non esistono studi che ne dimostrino l'efficacia"

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Sputnik no, ma Sinovac sì. L'Organizzazione mondiale della sanità è ancora ferma sul via libera al vaccino anti-Covid russo, ma ha concesso l'ok a quello cinese. Una notizia che ha fatto saltare sulla sedia Matteo Bassetti. L'infettivologo del San Martino di Genova, attraverso un post su Facebook, esprime tutto il suo dissenso definendo quella dell'Oms una scelta fin troppo celere. "Sono molto perplesso", mette le mani avanti aggiungendo che al momento non ha ancora letto "alcuno studio scientifico che supporti l’efficacia di questo vaccino". Da qui il più duro degli attacchi a chi di sanità dovrebbe occuparsi: "Che l’Oms torni ad occuparsi di sorvegliare sulla salute nel mondo e lasci alle società scientifiche e agli enti regolari il compito di valutare farmaci e vaccini. Eviterebbe altre brutte figure e di perdere ulteriore credibilità". 

 

 

Non a caso l'organizzazione ha concesso il benestare a Sinovac d'urgenza, assicurando comunque che rispetta tutti gli standard internazionali di sicurezza, efficacia e anche di fabbricazione. Quello di Bassetti è uno sfogo che viene da lontano, da quando l'Oms si è scagliata contro l’uso del Remdesivir nel trattamento del Covid. Il tutto - è l'accusa - "basandosi su un unico studio fatto da loro molto criticato. Remdesivir ha dimostrato, in numerosi altri studi randomizzati controllati, di funzionare nella terapia del Covid meglio del placebo e di altri farmaci, tanto che quasi tutte le società scientifiche internazionali ne raccomandano l’utilizzo".

 

 

Per l'esperto impegnato a combattere il Covid in prima linea quello del vaccino di Pechino "è una ulteriore possibilità" nella lotta al virus "ma i dati di efficacia non mi sembrano straordinari. Al momento mi interessa più Curevac e gli altri vaccini occidentali". Accantonati i dubbi, Bassetti resta fermo sulle sue posizioni: il vaccino va fatto. "Tra i 60 e i 69 anni hanno la sindrome di Superman e dicono no al vaccino. Il problema è che si sentono super forti e non si vaccinano, non è un problema della struttura commissariale", aveva già detto a L'Aria Che Tira su La7 lasciandosi andare a un appello ai più restii. 

 

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