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Domenica In, "il coraggio di dirlo in pubblico". Figliuolo, la bomba su AstraZeneca: il leghista Rinaldi ci resta di sasso

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L'onestà e l'orgoglio del generale Francesco Paolo Figliuolo, ospite d'onore di Mara Venier a Domenica In nell'ultima puntata della stagione in onda su Rai 1. Una lunga intervista in apertura di trasmissione, quando in studio si fa il consueto punto sul coronavirus. Il generale rivendica il suo amore per la patria, dice di essere "al servizio del Paese fino a quando servirà", dunque fa il punto su Green Pass e vaccino.

 

Ed eccoci l'onestà di cui si diceva in premessa. Onestà che emerge quando si tocca il tema AstraZeneca, il vaccino al centro del caos, tra stop, retromarce, divieti e chi più ne ha più ne metta. Un caos deflagrato, in particolar modo, dopo la morte della 18enne Camilla Canepa a Genova. "Nonostante tutto i nostri concittadini hanno dimostrato di essere migliori di questa confusione che si è creata", ha premesso Figliuolo. Dunque, le scuse: "Su AstraZeneca potevamo comunicare meglio".

 

E ancora, aggiunge: "Su AZ ci sono state più di dieci indicazioni diverse nel tempo, ma questo è figli di un virus nuovo e sconosciuto e dei progressi della farmacovigilanza. Ci sono state delle motivazioni da parte della gente", ha aggiunto. Restano però le scuse, merce rara coi tempi che corrono. Scuse apprezzate e rilanciate su Twitter da Antonio Maria Rinaldi, l'europarlamentare leghista, con un plauso al generale e una clamorosa stoccata agli esperti che su AstraZeneca hanno detto tutto e il contrario di tutto: "Almeno Figliuolo ha il coraggio di dirlo pubblicamente, ma ancora devo sentire a riguardo un solo virologo che ammetta le contraddizioni che ci propinano quotidianamente in tv", ha concluso Rinaldi.

 

 

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