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Non è l'arena, il no-vax pentito Pasquale Bacco: "Facevo parte di un gruppo di criminali, chi ci proteggeva"

 Pasquale Bacco

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Era un medico no vax, un negazionista come quelli che vanno nelle piazze a protestare senza mascherine contro il vaccino e contro il Green pass. Ma ora Pasquale Bacco, medico legale, componente dell'associazione L'Eretico, uno dei 'guru' degli anti vax, è pentito di tutto quello che ha detto. Il Covid esiste e il vaccino è l'unica soluzione. Ospite di Massimo Giletti a Non è l'arena, su La7, nella puntata di mercoledì 1 dicembre, suona la sveglia ai no vax ma anche a quella parte di persone che non ascoltano quelle persone che non si vaccinano solo perché hanno dubbi o paura.

 

 

"La situazione nelle terapie intensive è più drammatica di quella che si vede, oggi il virus colpisce soprattutto i giovani sani", racconta Bacco. "Mi sento in colpa, non possiamo andare sui palchi e dire 'baciatevi e abbracciatevi'. In questo momento il virus è pericolosissimo", avverte dallo studio. E invita quindi chi protesta a seguire le regole e tutte le norme di protezione come mascherine e distanziamento.

 


Poi Pasquale Bacco fa mea culpa: "Mi autoaccuso, facevo parte di una fazione, criminali come Castellino e Fiore vanno sui palchi... La maggior parte dei no vax non sentendosi ascoltati trovano protezione in questi criminali. Sono stato minacciato di morte perché ho abbandonato la linea dei no vax, sono pericolosi, usano un metodo mafioso e strumentalizzano le persone". Però non tutti i no vax sono "feccia". Quindi, conclude Bacco, "bisogna ascoltarli. Dobbiamo uscire insieme da questa storia. Isoliamo quella parte di no vax, negazionista del virus, veramente inascoltabile. Ma dall'altra parte pure i media e i 'si vax' devono cominciare a dare attenzione alle perplessità sul vaccino di una parte della popolazione, che non è giusto non ascoltare".

 


 

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