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Morte Giuseppe De Donno, la rabbia della Meloni: "Lo avete ridicolizzato, ora scusatevi". L'ultimo clamoroso capitolo

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Uno studio americano ha confermato che Giuseppe De Donno aveva ragione: le ricerche sul plasma iperimmune, di cui fu pioniere, sono una strada corretta e praticabile contro il Covid. Peccato che il medico sia sempre stato osteggiato, oscurato, insomma non fu preso sul serio. Secondo lo studio  appena pubblicato su The New England Journal of Medicine (Nejm), tra le riviste mediche più autorevoli al mondo, "nei partecipanti, pazienti affetti da Covid-19, la maggior parte dei quali non vaccinati, la somministrazione di plasma convalescente entro 9 giorni dall’insorgenza dei sintomi ha ridotto il rischio di progressione della malattia che porta al ricovero in ospedale".

Peccato che De Donno, nel frattempo, sia morto. Si sia suicidato nel luglio del 2021, a soli 54 anni. Una morte di cui si è a molto parlato, che ha impressionato: c'è chi ha puntato il dito per il fatto che potrebbe aver scelto di togliersi la vita proprio per l'ostracismo di gran parte della comunità scientifica di cui era stato vittima.

E ora, sulla vicenda, con un breve ma durissimo tweet, interviene Giorgia Meloni. La leader di Fratelli d'Italia scrive: "In Italia Giuseppe De Donno fu sbeffeggiato e ostacolato, ma la terapia da lui promossa continua a esser studiata e presa in considerazione all’estero. In molti forse dovrebbero scusarsi per aver tentato di ridicolizzare un uomo che lavorava per la scienza e per il bene dei suoi pazienti", conclude la Meloni. Poche, ma pesantissime, parole.

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