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"Zelensky lo ha detto, lo vuole fare": l'ambasciatore rivela la frase del premier che terrorizza il mondo

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La situazione tra Ucraina e Russia è giunta a un punto di stallo. Da un lato il combattimento infuria con la guerra di posizione tra le truppe ucraine e quelle russe, dall’altro si aprono timidi canali diplomatici come nel caso dell'acciaieria Azovstal con l'evacuazione dei militari del battaglione Azov. Ma dopo la mano tesa di ieri notte, sia Kiev che Mosca si sono affrettate a far sapere che di fatto le relazioni diplomatiche e quelle per un negoziato si sono totalmente raffreddate: il processo negoziale tra Russia e Ucraina è dunque sospeso. E a confermarlo è stato il consigliere presidenziale e negoziatore ucraino, Mikhailo Podolyak, dopo che la notizia era già stata rilanciata da Mosca. Se riprenderanno, ha aggiunto, il moderatore potrebbe essere lo stesso presidente Volodymy Zelensky. Podolyak ha ribadito che Kiev non è disposta a cedere nulla "per salvare la faccia a Putin". "La società ha giù pagato un prezzo enorme", ha aggiunto come riporta Ukrinform su Telegram.

 

 

Ed è in questo quadro che arriva l’analisi a L'aria che tira dell'ambasciatore Umberto Vattani: "Adesso Zelensky sta dicendo che vuole tornare alla situazione del 2014, che può voler dire che vuole riprendersi la Crimea con la forza. Anche da parte della Russia c'è indurimento della posizione".

 

 

Parole pesanti che spiegano quale possa essere il rischio di un inasprimento dei rapporti diplomatici qualora Zelensky volesse "restaurare" il quadro ucraino prima della presa della Crimea da parte dei russi. Una mossa pericolosissima che potrebbe avere esiti imprevedibili. 

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