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Quarta Repubblica, Marco Minniti lancia l'allarme in tv: "Come nel 2011, cosa devono fare i nostri servizi segreti"

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Marco Minniti è quasi sempre diretto. L'ex ministro degli Interni, intervenendo a Quarta Repubblica, il tak show condotto da Nicola Porro su Rete 4, ha parlato della situazione che sta attraversando il nostro Paese. L'Italia, pur non partecipando attivamente sul campo alla guerra in Russia, con l'invio delle armi in Ucraina è comunque parte in causa. E così il Paese deve fare i conti con l'inasprimento delle condizioni economiche, l'inflazione galoppante e i rischi per la tenuta delle nostre attività commerciali.

 

E così Minniti mette in guardia da rapidi accordi di pace o da facili conlcusioni del conflitto: "Ci troviamo davanti ad una guerra lunga. Il segnale è se si apre una trattativa sul grano che vorrebbe dire che Putin non vuole portare ad una mondializzazione della guerra", ha affermato l'ex ministro degli Interni. Poi Minniti parla delle mosse di Joe Biden: "Proprio quando l’inerzia in Donbass va verso i russi, l’America sostiene l’Ucraina ma non vuole l’escalation con l’invio di armi pesanti".

 

Ma a questo punto Minniti torna a parlare del nostro Paese e lancia l'allarme su cosa possa accadere qualora la situazione economica dovesse precipitare: "L’Intelligence deve fornire tutti gli elementi per prevenire gli eventi e il rischio è di trovarci in una situazione che evoca il 2011, tensioni sociali per il pane". Insomma Minniti teme che l'aumento del costo della vita e dei generi di prima necessità possa portare a un inasprimento delle condizioni sociali. Un allerta che di certo i nostri servizi segreti non stanno sottovalutando. 

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