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Francesca Pascale, ossessione e figuraccia: come dà della fascista a Giorgia Meloni

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Avanguardia progressista che cita avanguardia progressista e sullo sfondo... Pippo Civati. Insomma, roba da mani nei capelli. Ma diamo subito una soluzione al rebus: la prima avanguardia progressista è Francesca Pascale, l'ex di Silvio Berlusconi, ora novella sposa di Paola Turci, nonché baluardo o presunto tale della sinistra anti-sovranista. Già, ogni giorno un attacco a Matteo Salvini e Giorgia Meloni, attuali alleati del suo ex. Attacchi scomposti, feroci, da pura "avanguardia progressista", appunto. Aveva fatto un poco discutere, e strappato più di una risata, la minaccia - della Pascale - di lasciare l'Italia in caso di vittoria del centrodestra al voto del 25 settembre. Nel caso, ce ne faremo una ragione.

 

Ma riprendiamo il filo: la seconda avanguardia progressista è l'Huffington Post, sito per sua natura, e legittimamente, schierato contro "le destre", ovvero Fratelli d'Italia, Lega e Forza Italia. E la seconda avanguardia progressista, l'HuffPost, ha rilanciato sui social un articolo dal titolo neutro, che recitava: "Giorgia Meloni: Dio, Patria e famiglia non è uno slogan, ma il più bel manifesto d'amore". Frase pronunciata dalla leader FdI negli ultimi giorni, la quale aveva spiegato come a suo giudizio quello slogan non sia da ridurre a "slogan-fascista".

 

Bene, e dopo essere rimasto sullo sfondo ecco scendere in campo Pippo Civati. Perché è infatti lui - tra l'altro, ve lo ricordate? - a rilanciare nelle stories su Instagram l'articolo dell'Huffpost condito dal suo commento: "Non siete fascisti ma lo slogan sì. E non solo quello". Insomma, l'ennesimo modo per dare alla Meloni della "fascista". Un tanto al chilo. Che-faccio-lascio? E bene ancora, ecco che a questo punto scende in campo la prima avanguardia progressista, Francesco Pascale, la quale ripubblica la storia di Civati, mostrandone di condividerne il senso. Ovvero... Meloni fascista-fascista-fascista. Una risata li seppellirà..

 

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