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Myrta Merlino fa godere Meloni: "Voi andate in piazza, io lavoro"

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Mentre la sinistra scendeva in piazza a festeggiare il Primo maggio, il governo era al lavoro. Un dettaglio non da poco per Myrta Merlino, che apre la puntata di martedì de L'Aria Che Tira con un'ipotesi su quanto andato in scena. "Mese nuovo, vita nuova. La sensazione - esordisce su La7 - è che il governo di Giorgia Meloni sia arrivato a un primo giro di boa". Per la conduttrice le due date segnate in rosso, quella del 25 aprile e del 1º maggio, sono ormai alle spalle ma vantano una sostanziale differenza: "Per la festa della Liberazione il governo ha giocato in difesa. Nel giorno della festa del Lavoro, invece, la premier ha giocato all'attacco, ha scelto di varare un nuovo decreto sul lavoro, definito la più importante riduzione di tasse da decenni, proprio il Primo maggio e in contrasto coi sindacati, con il Concertone".

 

 

Una scelta, "quasi a dire 'voi andate in piazza, io invece lavoro'". La Meloni ha voluto mandare un messaggio forte e chiaro, con tanto di video "in cui rivendica quanto fatto fino ad ora: dallo stop al taglio delle accise, fino all'abolizione del superbonus". Tutte misure, ricorda la Merlino, "che le hanno permesso di conservare un tesoretto con cui il governo ha abbassato le tasse ai lavoratori". 

 

 

Ma non è tutto. La giornalista non può fare a meno di sottolineare come il premier abbia "messo la faccia sul funerale di due importanti provvedimenti: il reddito di cittadinanza e il decreto Dignità". Tradotto: "Con il consiglio dei ministri di ieri la Meloni ha sgombrato il campo dai residui della vecchia stagione politica e da oggi in poi, nel bene o nel male, la campanella suonerà solo per lei". 

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