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Giuliano Ferrara, sfottò ad Elly Schlein: "Non è Filippa Lagerback..."

Giuliano Ferrara

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Giuliano Ferrara si dice dispiaciuto di dover "criticare la Schlein nel momento in cui ha preso una bastonata" ma "prima di diventare profeta della leggerezza cromaticamente corretta, Elly era vicepresidente dell’Emilia-Romagna. Si sarebbe dovuto sentire il suo peso di amministratrice, di conoscitrice dei luoghi del disastro, si sarebbe dovuta occupare dell’alluvione trasmettendo non valori ma questioni urgenti di funzionalità di un’economia dissestata, di redditi distrutti, di una circostanza di tremenda afflizione: non pervenuta", scrive il fondatore de Il Foglio nel suo editoriale di oggi 31 maggio.

 

 

Il peso, ragiona il giornalista, "è lì, nella coincidenza di un’identità politica con l’essere sociale, con la capacità di rappresentare interessi veri, interessi particolari e generali, specie nel momento dell’urgenza e della distretta. Tutte cose non pervenute", insiste. E proprio "il peso è il problema. Senza peso niente buona politica", perché "tutto è relativo al peso delle scelte, alla corrispondenza delle scelte con la somma delle volontà che poi diventano consenso elettorale consapevole". E questo "vale per i parlamentari, che non possono conversare vanamente", prosegue Ferrara, "Fabio Fazio è stato il capogruppo surrettizio dell’ondata di leggerezza stile Sanremo, stile talk, il fratacchione della levità postpolitica, ma Schlein non è Filippa Lagerbäk, non può permettersi di assomigliarle".

 

 

A questa inconsistenza della sinistra "Meloni e i destri hanno introdotto un modo di procedere crudo, ma di peso, continuiamo a dirci che non hanno classe dirigente, eppure il problema della classe dirigente, della gavetta, del peso politico è sempre di più il problema del centrosinistra, se mai poi esistesse, e del Pd". Conclude tranchant Ferrara: "La sfida è impervia, se è la sfida tra un curriculum maschile in veste di donna di potere con ambizioni europee e conservatrici e un paradosso aereo e sulfureo, quello della leader che nessuno ha visto arrivare perché non era parte della comunità politica che ora guida, non era del Pd". Punto.

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