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Federico Rampini a Tagadà: "Napolitano? La fine dei giganti"

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Oggi, martedì 26 settembre, è il giorno dei funerali di Giorgio Napolitano, che si sono tenuti alla Camera. La politica si è fermata per l'ultimo saluto al primo presidente della Repubblica eletto due volte. Una figura per certi verti controversa che, però, ha scritto più di una pagina di storia politica del nostro Paese, basti pensare che mise piede in Parlamento per la prima volta nel lontanissimo 1953.

Dunque anche in televisione si riflette sulla figura di Napolitano, ex dirigente del Partito comunista italiano, primo comunista ad essere accolto negli Stati Uniti. E Tagadà, il programma condotto da Tiziana Panella su La7, non fa eccezione. Ospite in studio ecco Federico Rampini, firma del Corriere della Sera, che si presta ad alcune considerazioni su Re Giorgio.

 

"È una giornata di riflessione su una classe dirigente che non c'è più - premette -. Napolitano è stato uno dei migliori di quella generazione, ma è stata una generazione che ci ha dato dei personaggi di peso, dei giganti", rimarca Rampini. 

"Se penso anche alla cultura, solo per parlare del Pci - riprende -: da Enrico Berlinguer a Giorgio Amendola, al fianco di Napolitano metterei anche quei due, che sono scomparsi ormai da un po' di tempo. Ma anche nella Dc... Aldo Moro, Fanfani, dei giganti, per non pensare a De Gasperi. Dei veri giganti, anche altrove: Nenni, La Malfa. Ho qualche nostalgia per il livello di preparazione culturale di quella generazione", conclude un Federico Rampini un poco apocalittico e per certo assai nostalgico.

Tagadà, l'intervento di Rampini su Napolitano: qui il video

 

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