Nell'atto di constatazione della morte di Papa Francesco, firmato dal responsabile della direzione del decesso sarebbe da ricondurre a "ictus cerebrali, coma e collasso cardiocircolatorio irreversibile". Nello stesso documento si ricorda che il Santo Padre era "affetto da pregresso episodio di insufficienza respiratoria acuta in polmonite bilaterale multimicrobica; bronchiectasie multiple; ipertensione arteriosa; diabete tipo II".
Ma partiamo dall'inizio della fine. Ieri, lunedì 21 aprile, il Pontefice si era svegliato alle 6. Poi un'ora dopo è comparso il malessere. Come riporta il Corriere della Sera, i medici hanno subito pensato a un ictus cerebrale. "È un danno al cervello persistente, dovuto a problemi vascolari - ha spiegato Francesca Romana Pezzella, neurologo della Stroke Unit dell’ospedale San Camillo di Roma, segretario dell’Associazione italiana ictus, e chair del piano europeo per ictus cerebrale -. Nel caso del Papa l’ipotesi è che si sia trattato di ictus emorragico (o emorragia cerebrale), che nella prima ora è accompagnato da un elevato rischio di morte. Il tessuto cerebrale subisce un danno e bisogna intervenire subito: più l’intervento è rapido più aumentano le possibilità di ripresa".
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"L’ictus che ha colpito il Papa è strettamente correlato alla sua infezione respiratoria, complessa e ...Poteva essere previsto l'ictus? Ci sono dei sintomi che lo possono0 preannunciare: difficoltà della parola e di movimento, debolezza degli arti. "Una parte del corpo - ha proseguito l'esperto - è bloccata, gli arti immobilizzati, può essere presente paresi facciale. È impossibile distinguere l’ictus ischemico da quello emorragico in assenza di una Tac cerebrale". Secondo Pezzella, non c'entrano nulla le crisi respiratorie e la polmonite che avevano costretto il Santo Padre al ricovero al Gemelli: "Quello che sappiamo e che è stato possibile osservare durante le sue uscite negli ultimi giorni, è che il Pontefice era molto sofferente e affaticato. L’ictus non ha niente a che vedere con i problemi respiratori. Si può ipotizzare che sia stato provocato da un picco di ipertensione".