Quando dici sondaggi dici Nicola Piepoli. Novant'anni il prossimo 7 settembre, Piepoli ha iniziato la propria carriera a inizio anni '60. A quei tempi "ero neolaureato con il massimo dei voti e trovai lavoro in una banca a Torino, in una agenzia del Credito Italiano che era a porta Palazzo dove arrivava meno gente che in altre banche. Mi è venuta la curiosità di capire perché e allora nelle ore di pausa uscivo per strada e facevo delle domande".
Padre degli exit poll in Italia, il sondaggista si dice grato a Enrico Mentana. "Quando passò al Tg 5 aveva bisogno di qualche cosa che lo differenziasse dalla Rai e mi chiese consiglio. E io dopo un giro per l'Europa in Francia capii che le 'sortie des urnes' erano una strada; quindi ho proposto il sistema e abbiamo vinto, superando la Doxa. E dopo tanti anni continuo a cercare nuove vie".
Nonostante la politica abbia fatto parte della sua vita, Piepoli ammette a La Stampa di essere "disinteressato alla politica e voto per una persona che reputo interessata al mio Paese". Incalzato a quel punto su Giorgia Meloni, il sondaggista sottolinea come il premier "non dice che è non belligerante, ma lo è nei fatti. Sta lavorando bene per il Paese". E ancora: "Sono favorevole a un capo del governo che non manda soldati in guerra".
Sondaggi nel caos, la confessione: cosa sta succedendo
Anche i sondaggi sono impazziti. Naturale riflesso di una politica, interna, estera ed economica, che nel giro di poche ...Tra i politici con cui lavorò, però, c'è anche Silvio Berlusconi. A lui "dissi chiaramente che non lo avevo votato e mi ha preso ugualmente perché era uno che credeva nella meritocrazia. Lo ho rivalutato nel corso della vita". Tra quelli più stimati c'è "Prodi. Siamo più che amici, c'è ammirazione reciproca. Ha il sentimento del Paese e ha lavorato bene. Tuttora potrebbe essere capo del governo". Quanto alla sua vita privata, Piepoli ha dovuto fare i conti con un grave lutto di cui porta tutt'ora le cicatrici. "Avevo un figlio che era un gran cervello e sarebbe stato un ottimo ricercatore. Era circondato da amici e aveva una grande conoscenza del mondo. Aveva studiato scienze politiche, non era il primo della classe come me perché gli piacevano tante altre cose, la vita in comune, l'amicizia, i viaggi. E ha perso la vita con la fidanzata a Zanzibar, in moto, travolti da un camion. Aveva 32 anni". Una tragedia, "è come morire due volte. Mia moglie non lo ha ancora superato. E io il lavoro che faccio lo faccio in suo onore e in suo nome".