Cerca
Logo
Cerca
+

Brunetta: "Prendevate i soldi dall'Urss e vi siete salvati. Vero Finocchiaro?"

Renato Brunetta

Il capogruppo Pdl alla Camera attacca la senatrice dem: "Nel 1990 l'amnistia vi salvò, oggi in scena una doppiezza togliattiana"

Michele Chicco
  • a
  • a
  • a

Hanno preso i soldi dai comunisti e poi hanno taciuto sull'amnistia, ora gli ex-Pci fanno i puri. E' questo, in sintesi, il ragionamento di Renato Brunetta che ha inviato una lettera a Dagospia per smascherare l'ipocrisia dei democratici. Il capogruppo Pdl alla Camera si rivolge alla senatrice Anna Maria Finocchiaro e ricostruisce il dibattito parlamentare che portò al decreto presidenziale del 12 aprile 1990.  Comunisti - Il Partito democratico, scrive Brunetta, vuole "evitare che qualsiasi beneficio connesso a qualsiasi forma futura di amnistia o indulti sfiori Berlusconi". Vero, ma poi, scava scava, il prof. si ricorda che loro quando dovettero salvarsi dal finanziamento illecito ai partiti loro, i comunisti, si sono astenuti - alla Camera - per far passare dolcemente un decreto di favore. Era il 1990: il Pci "vide cancellato, estinto, reso zero il reato di finanziamenti illecito che da loro era essenzialmente ricavato dai rubli e dai dollari di Mosca. Cioè Urss, cioè nemici dell'Occidente". Astensione - Brunetta ricorda le parole di Sergio Romano, scritte nero su bianco sul Corriere: "Come tutti i reati non finanziari per i quali era prevista una pena detentiva 'non superiore nel massimo a quattro anni', i finanziamenti illeciti ai partiti politici furono amnistiati con un decreto del presidente della Repubblica del 12 aprile 1990". I comunisti si astennero guidati proprio dalla Finocchiaro: se ne lavarono le mani, insomma, perché sapevano che il colpo di spugna sui quei reati avrebbe fatto loro comodo. Una doppiezza esemplare, dice Brunetta, anzi: "Un capolavoro di doppiezza togliattiana. E questi qui ora vogliono darci lezioni, vero senatrice Finocchiaro?".

Dai blog