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Luigi Di Maio, i bonifici a scandalo rimborsopoli esploso: sputtanato anche il candidato premier del M5s?

Andrea Tempestini
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Lo scandalo dei rimborsi, promessi e mai effettuati, del M5s travolge anche il candidato premier Luigi Di Maio? Già, perché gli oltre 1,5 milioni di euro che mancherebbero dal totale che avevano promesso di restituire non bastano. Basta guardare il sito tirendiconto.it, dove gli onestissimi pentastellati rendicontano, appunto, ciò che restituiscono allo stato, postando gli screenshot dei loro bonifici (nell'immagine, l'ultimo relativo a Di Maio). E che c'entra il candidato premier? C'entra perché l'ultima bonifico caricato è datato 9 febbraio, a scandalo rimborsopoli già avvenuto. Si tratta della restituzione relativa allo stipendio di dicembre, avvenuta con un mese di ritardo e, come detto, a scandalo esploso. Dite voi: uno scandaluccio? Non proprio: perché Di Maio - toh che caso - si è ricordato di bonificare soltanto il 9 febbraio anche per le restituzioni di settembre, ottobre e novembre. Capito, gli onesti? Clicca qui per accedere alla pagina delle rendicontazioni di Di Maio. Leggi anche: Bonifici, così i grillini aggiravano le regole

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