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Decreto Sicurezza, Maurizio Acerbo di Prc delira: "Governo di fascisti e bastonatori. Matteo Salvini..."

Davide Locano
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Una sinistra sempre più allo sbando perde la testa anche in occasione del sì in Cdm al decreto Sicurezza voluto da Matteo Salvini. In preda a una crisi isterica, la sinistra urla all'allarme-fascismo. In particolare è Maurizio Acerbo, segretario nazionale di Prc, a spararle grossissime: "Quanto approvato oggi all'unanimità dal Consiglio dei ministri non è solo in gran parte incostituzionale ma rafforza l'impianto razzista e xenofobo di un governo che si è imposto con promesse sociali ma sa utilizzare solo il bastone verso nemici immaginari". Leggi anche: "Salvini come Mussolini?": la sentenza di Buttafuoco Nel mirino del comunista, in particolare, la norma che prevede la revoca della cittadinanza agli stranieri sospettati di essere un pericolo per la sicurezza pubblica. E ancora, Acerbo parla di "Stato di polizia" e continua nel suo attacco: "Oggi agiscono contro i migranti – continua il segretario di Prc - e chi disobbedisce alla logica dell'intangibilità della grande proprietà, domani lo faranno contro chiunque osi protestare. Altro che prima gli italiani. Questo governo dovrebbe avere la dignità di affermare 'prima i ricchi'. A 80 anni dalle leggi razziali di Mussolini il Movimento 5 Stelle di Di Maio si rende complice e responsabile di questo ritorno al passato più buio del nostro Paese".

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