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Pd, il dramma di Marco Minniti: Matteo Renzi lo sostiene? L'ex ministro lo umilia così

Caterina Spinelli
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Il tempo stringe: il 10 febbraio ci saranno le primarie e il Pd dovrà scegliere chi candidare. Se da una parte i dem sostengono la candidatura di Nicola Zingaretti, l'antirenziano governatore del Lazio, dall'altro Matteo Renzi risponde proponendo Marco Minniti e tenta in tutti i modi di far slittare le assise in autunno. L'ex ministro, su cui grava il peso di essere stato lanciato in corsa dall'area renziana doc, tiene però a precisare: "Io non sono né voglio apparire come il candidato dei renziani". Nonostante Minniti non abbia ancora dato la conferma (a differenza dello sfidante Zingaretti), Renzi prova a convincerlo: "Tra gli iscritti vince di sicuro, alle primarie la sfida è più che aperta e lui ha grandi chance". Per i più, infatti, l'ex ministro è l'unico in grado di contrastare Matteo Salvini.  Leggi anche: La sinistra si spacca di nuovo, questa volta è colpa delle candidature Ma a chi chiede a Minniti se scioglierà a breve questo nodo, lui risponde che ancora "non c'è fretta". Zingaretti, al contrario, sembra certo sulla candidatura del collega. La proposta di Renzi causa anche qualche timore perché "se l'ex ministro fa il pieno al Sud -  sospettano i sostenitori del governatore - vince le primarie con il 60 per cento, nonostante i sostegni che Zingaretti vanta (Gentiloni e Franceschini)". Per conoscere le reali intenzioni di Minniti bisognerà dunque solo attendere e - riferisce chi lo conosce - controllare che al polso non abbia un orologio nuovo. Fonti a lui vicine, infatti, svelano che l'ex ministro cambia orologio in base all'umore.

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