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Alessandra Ghisleri spiega il suicidio M5s in Sardegna: "Che fine hanno fatto 300mila voti"

Gino Coala
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Dietro il tonfo del Movimento Cinque stelle alle regionali in Sardegna c'è tutta l'impreparazione che i vertici grillini hanno dimostrato ancora una volta davanti a una tornata elettorale locale. L'errore madornale commesso dai pentastellati sta tutto nei numeri incontrovertibili illustrati dalla sondaggista di Euromedia research, Alessandra Ghisleri, a L'Aria che tira su La7, a cominciare dagli elettori che non sono andati a votare. Leggi anche: Otto e mezzo, Sallusti scatenato: "Per perdere la testa...", Di Maio ko A guardare il risultato, ancora parziale, dei grillini in Sardegna: "Ci sono 300 mila voti in meno per il M5s - dice la Ghisleri - di questi 100 mila non sono andati a votare. Infatti la coalizione di centrodestra ha fatto più 95 mila voti, il centrosinistra più 30 mila. Quindi è evidente che la perdita maggiora del "non voto" ha colpito principalmente il M5s". I vertici grillini hanno più di una responsabilità sul tonfo sardo, visto che ancora una volta si sono ostinati a presentare una sola e unica lista, a differenza delle altre coalizioni che si sono organizzate in modo più intelligente: Ci sono state tante liste territoriali che hanno diritto un X numero di consiglieri, i grillini invece avevano solo la loro. Questo non li ha aiutati: quella perdita dimostra una mancanza di legame col territorio, cosa che Salvini con il Partito sardo d'azione e anche gli altri partiti del centrosinistra con le loro liste, compreso Zedda, sono riusciti a tradurre in modo migliore il legame in voti".

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