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Tangenti in Lombardia, Attilio Fontana indagato per abuso d'ufficio

Cristina Agostini
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È indagato per abuso d'ufficio il presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana. Dopo le indiscrezioni del Corriere della Sera, la conferma dell'Ansa: il governatore leghista è stato iscritto nel registro degli indagati nell'ambito dell'inchiesta sulle tangenti e presto sarà ascoltato dai pm. La vicenda riguarda il tentativo di "ricollocare" Luca Marsico, socio di studio di Fontana non eletto al Pirellone. Secondo il quotidiano, Gioacchino Caianiello avrebbe proposto a Fontana di nominare una terza persona alla Direzione formazione della regione in cambio di consulenze a Marsico. Leggi anche: Corruzione, caos in Lombardia. Il grave sospetto di De Bortoli: schiaffo (brutale) alla politica Fontana declina la proposta, pur senza denunciarla, e risulta quindi "parte offesa" in un tentativo di istigazione alla corruzione, non imputabile per concorso in corruzione. Il Corriere riferisce però che Fontana abbia in seguito proposto autonomamente alla giunta regionale di nominare Marsico tra i membri esterni di un "Nucleo di valutazione degli investimenti pubblici", un incarico che frutta 11.500 euro l'anno e 180 euro a seduta. Un fatto che gli vale l'indagine della Procura per abuso d'ufficio. Secondo il quotidiano inoltre Fontana la scorsa settimana si sarebbe recato in Procura, da solo e senza appuntamento, per chiedere al Procuratore Francesco Greco conferma delle voci su imminenti iniziative giudiziarie in Regione.

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