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Papa Francesco, la telefonata di Giuseppe Conte dietro lo scontro con la Cei

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Lunedì, poche ore dopo la dura presa di posizione della Conferenza episcopale contro le misure del governo nella fase 2, ci sarebbe stata una telefonata tra il presidente del Consiglio Giuseppe Conte e Papa Francesco. Lo scrive il Corriere della sera. Una chiacchierata che può far chiarezza sui rapporti tra Francesco e la Cei. E induce a pensare che alcune posizioni dell'episcopato siano nate dallo sforzo di interpretare il più fedelmente possibile le intenzioni del Pontefice: tranne poi essere corrette o perfino smentite nello spazio di poche ore.

 

 

 

Da lì sarebbe nata la presa di posizione di Francesco che martedì mattina, poco prima della messa a Santa Marta, ha appoggiato il governo sulla Fase 2 e frenato, se non sconfessato, le critiche della Cei. Parole che hanno creato una punta di imbarazzo e di sorpresa ai vertici della Chiesa italiana. Ma non è la prima volta che succede. Già a metà marzo , quando il cardinale vicario di Roma, Angelo De Donatis, aveva deciso dopo essersi consultato con il Papa di chiudere le chiese romane, il Pontefice solitario, attorniato dalla scorta - tutti senza mascherina protettiva -, il giorno aveva raggiunto a piedi la chiesa di San Marcellino in via del Corso. Segnali, scrive Massimo Franco, che sembrano il riflesso della difficoltà anche di Francesco a fronteggiare un' emergenza che modifica il modo di essere della religione cattolica, e chiama in causa i rapporti tra Stato e Chiesa: una questione di principio, nella quale il Papa si è ripreso la scena a spese della Cei.

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