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Maria Giovanna Maglie a L'aria che tira: "Matteo Salvini? A Mario Draghi ci pensava da mesi", il retroscena che ribalta il quadro

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Così nella testa di Matteo Salvini è nato "il piano Draghi". È Maria Giovanna Maglie a svelarlo per sommi capi, ospite di Myrta Merlino a L'aria che tira su La7. Il leader della Lega, la punzecchia la padrona di casa, "doveva fare dei passaggi per diventare presentabile, passaggi che gli suggeriva Giancarlo Giorgetti. Salvini però era un po' de coccio, poi ha sentito tutte le regioni del Nord a sostegno di Draghi e si è convinto". "Non sono d'accordo quasi su nulla - la rintuzza la Maglie -. Io sono un'osservatrice senza pregiudizi, estimatrice della Lega e buona amica di Salvini, that's it! Non c'è altro, non ho incarichi ma mi fa piacere avere dei momenti di dialogo con Matteo Salvini che non ho mai negato e di cui non mi vergogno". 

 

 

 

Questo per spiegare come, da fonti privilegiate, si possa risalire alle origini della clamorosa "svolta" salviniana. "Quello che è accaduto in questi giorni - sottolinea la Maglie - è naturalmente quel che Salvini aveva in animo di fare. Si comincia col Why not su Draghi, ve lo ricordate? Ci stava pensando da mesi come scappatoia dal nulla. Salvini e la Lega hanno ritenuto fino all'ultimo secondo che il voto sarebbe stata la vera soluzione di una democrazia". 

 

 

 

Poi è cambiato tutto. "Nel momento in cui il presidente della Repubblica ha escluso l'eventualità del voto, e della decisione di Sergio Mattarella, con tutto il rispetto, non condivido una virgola, allora lavorare all'ipotesi Draghi per sottrarla alla sciagurata versione Ursula (una maggioranza composta da Pd, Leu, Italia Viva, M5s e Forza Italia, la stessa che ha votato la nomina di Ursula Von der Leyen alla presidenza dell Commissione europea, ndr) è stato quel che un leader del primo partito d'Italia e del primo partito del centrodestra deve fare".

 

 



"Voi dite europeisti contro sovranisti - conclude il ragionamento la Maglie -, io dico scelta sovranista perché va nel segno del rispetto della nostra nazione. Salvini è il leader di un partito in salita, l'ultimo sondaggio del TgLa7 lo dà al 24%, solo da noi il termine europeista è diventato una religione. si può essere dentro l'Unione Europea e chiedere che cambi? Si può dire che nella gestione della pandemia, sia dal punto di vista dei piani pandemici sia nella campagna vaccinale, l'Unione Europea abbia toccato il fondo? Io penso di sì".

 

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