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Crisi di governo, 35mila euro per travolgere il Parlamento: il prezzo della pensione

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Nella crisi di governo innescata dal Movimento 5 stelle esplode il "fattore soldi". Se infatti la legislatura si interrompesse oggi, per avere diritto alla pensione, i parlamentari dovrebbero versare di tasca propria 10 mesi di contributi. La somma che ogni parlamentare grillino dovrà girare allo Stato, calcola il Giornale, è pari a circa 35mila euro. Soltanto se la legislatura si chiudesse a settembre allora nessuno dovrà sborsare alcunché e la pensione sarebbe salva. Quindi, si può bene immaginare che Giuseppe Conte voglia arrivare a settembre prima di staccare la spina al governo. Anche se al momento i pentastellati non retrocedono di un passo: "Abbiamo ascoltato ieri sera (martedì) la conferenza del presidente Draghi. Ha fatto l'apertura sul salario minimo. Nulla di concreto. Siamo stanchi di esser presi in giro", si sfoga un cinque stelle in Transatlantico. 

 

 

Cerca di calmare le acque il "pontiere" Stefano Buffagni che fa avanti e indietro tra Montecitorio e  la casa di Conte. Ieri pomeriggio 13 luglio ha visto Gilda Sportiello, fedelissima del presidente della Camera Roberto Fico. È tra i falchi del Movimento, schieratissima sulla linea dura. Sempre attaccata al cellulare ha preparato il terreno per l'assemblea congiunta che si è tenuta in serata. Tant'è. A Montecitorio la maggioranza dei grillini (a parole) è per lo strappo. Vedremo quanto peso avrà il "fattore soldi".

 

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