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Vittorio Sgarbi "incompatibile": quale poltrona deve lasciare

 Vittorio Sgarbi

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Vittorio Sgarbi dovrà decidere quale ruolo assumere e a quale rinunciare. Il Consiglio regionale della Lombardia ha infatti approvato l’incompatibilità, sollevata dalla giunta delle elezioni, nei confronti del consigliere Sgarbi che, entrato nell’assemblea alle elezioni del 12 e 13 febbraio con la lista Noi Moderati-Rinascimento, ricopre anche la carica al ministero della Cultura come sottosegretario. 

Sgarbi, che oggi 2 maggio era assente in aula, avrà da adesso dieci giorni di tempo entro i quali dovrà optare per una delle due cariche, pena la decadenza, una volta trascorsi i dieci giorni, da quella di Consigliere regionale. Se il critico d'arte dovesse scegliere di rinunciare alla carica al Pirellone, a lui succederebbe Nicolas Gallizzi, nella lista Noi Moderati - Rinascimento. 

 

 

"Aspetterò la lettera di Fontana e risponderò che è più utile per la Lombardia che io resti sottosegretario anziché consigliere regionale", ha poi dichiarato Sgarbi in merito alla decisione del Consiglio regionale della Lombardia di decretare l'incompatibilità tra i due incarichi. "Sarei voluto andare già oggi in Consiglio, ma andrò alla prossima convocazione, appena riceverò la lettera, per salutare i colleghi", spiega, sottolineando che "si tratta di un atto dovuto" e che ci sono una serie di iniziative e progetti nella regione "che posso portare avanti meglio come sottosegretario". 

 

 


 

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