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Ghisleri, la nera profezia: "Due partiti borderline", chi rischia di restare fuori

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Due partiti rischiano di rimanere a mani vuote alle Europee. L'allarme lo lancia Alessandra Ghisleri, in collegamento con L'Aria Che Tira nella puntata di martedì 4 luglio su La7. Qui la sondaggista di Euromedia Research si sofferma su Italia Viva e Azione. Entrambi infatti rischiano di non portare nessun rappresentante al Parlamento europeo. Al momento la soglia di accesso a Strasburgo è al 4 per cento ma non si esclude che possa essere ulteriormente abbassata fino a raggiungere il 3 per cento.

 

 

"Vediamo - prende la parola la Ghisleri - quali partiti potrebbero accedere all'Europa con l'attuale soglia al 4 per cento e sono nell'ordine Fratelli d'Italia, il Pd, Movimento Cinque Stelle, Lega e, al momento, Forza Italia". Ecco che arrivano brutte notizie. Almeno per il fu Terzo Polo. "Ci sono - prosegue - altri due partiti borderline che sono Azione e Italia Viva che bisognerà vedere se si presenteranno insieme o meno perché viaggiano tra il 3 e il 5 per cento".

 

 

Solo a maggio il partito di Carlo Calenda ha lasciato la porta aperta - ma non troppo - a quello di Matteo Renzi. "Riteniamo che i gruppi parlamentari debbano rimanere uniti, essendo questo un mandato preciso degli elettori del Terzo polo... che debbano immediatamente cessare tutte le iniziative ostili e gli attacchi mediatici diretti e indiretti... che occorra valutare con tutte le formazioni politiche e le associazioni appartenenti all’area di Renew Europe, a partire da Più Europa e i liberaldemocratici europei, la possibilità di costruire una lista comune per le europee del 2024", era stata la nota diramata da Azione. Tanti comunque gli interrogativi. "Si sta discutendo - conclude la Ghisleri - se abbassare la soglia di sopravvivenza e quindi di accesso al 3 per cento. E poi bisognerà vedere come cambieranno i rapporti di forza tra Lega e Fratelli d'Italia che hanno ribaltato le loro posizioni".     

 

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