"La procura generale ha ordinato la custodia del responsabile della gestione delle operazioni e della sicurezza giudiziaria Osama Almasri Angim". Almasri arrestato.- È quanto comunica con una nota della Procura generale della Libia pubblicata su Facebook. "Il sostituto procuratore generale ha completato la raccolta di informazioni relative alle violazioni dei diritti dei detenuti nell'istituto di correzione e riabilitazione di Tripoli che hanno segnalato alla Procura generale di aver subito tortura e trattamenti crudeli e umilianti", ha spiegato la Procura generale. E' stato "quindi condotto un interrogatorio sulle circostanze relative alla violazione dei diritti di dieci detenuti e alla morte di un detenuto a seguito di tortura". "In presenza di prove sufficienti per procedere con l'accusa", ha sottolineato la Procura di aver "rinviato a giudizio l'imputato, attualmente in custodia cautelare". Tradotto, lo si ripete: Almasri è stato arrestato in Libia.
Com'era prevedibile, l'opposizione si è subito scatenata contro il governo Meloni. Insomma, l'arresto in Libia diventa l'ennesima scusa per dar contro al governo. Curioso, poiché l'accusa al governo italiano era quella di aver offerto un salvacondotto ad Almasri concedendogli il ritorno in Libia. Proprio quella Libia dove ora Almasri è stato arrestato. Tant'è, in prima fila nel dar contro al generale, la segretaria del Partito democratico Elly Schlein. "Le autorità libiche hanno ordinato l'arresto di Almasri, per tortura e omicidio - ha tuonato la dem -. Lo stesso criminale che Meloni, Nordio e Piantedosi hanno liberato e riaccompagnato a casa con un volo di Stato, dopo che la magistratura e le forze dell'ordine italiane lo avevano fermato nel nostro Paese per il mandato d'arresto della Corte penale internazionale. Evidentemente per la procura in Libia il diritto internazionale non vale 'solo fino a un certo punto', come per il governo italiano Questa è una figura vergognosa a livello internazionale per cui il governo deve chiedere scusa agli italiani".
Almasri, chiesta una pratica a tutela del tribunale dei Ministri
"I sottoscritti consiglieri, fermo restando la Funzione Giudiziaria, devono purtroppo osservare come ancora una vol...Stesso discorso anche per il leader dei Cinque Stelle Giuseppe Conte: "Che umiliazione per il Governo Meloni. Alla fine Almasri, un torturatore con accuse anche per stupri su bambini, è stato arrestato in Libia. Invece la nostra premier ei nostri ministri lo hanno fatto rientrare a casa con voli di Stato, con la nostra bandiera, calpestando il diritto internazionale e la Corte Penale internazionale, il cui Statuto a tutela dei diritti è stato firmato a Roma. Ora diranno che anche la Procura generale in Libia è un nemico del Governo? Che vergogna per la nostra immagine. Non è questa l'Italia".
Per Angelo Bonelli, invece, si tratta di una vergogna nazionale: "Il governo Meloni ha protetto un torturatore e stupratore. Oggi la Libia arresta Almasri per torture e omicidi, gli stessi crimini per cui la Corte penale internazionale ne aveva chiesto la cattura. Ma l'Italia lo ha liberato e rimandato a casa con un aereo di Stato. È una vergogna nazionale: Meloni e Nordio hanno ostacolato la giustizia internazionale e coperto un criminale. Questo governo ha tradito i principi di legalità e diritti umani: una vergogna nazionale firmata Meloni".
Infine il solito Nicola Fratoianni, che quasi pone la Libia un gradito sopra l'Italia in termini di giustizia: "Per tortura e abusi ordinato l'arresto di Almasri a Tripoli. Evidentemente sarà consegnato alla Corte Penale Internazionale. Insomma quello che Nordio, Piantedosi e Mantovano hanno impedito a gennaio, violando la legge, ora accade in Libia. Un po' di vergogna dalle parti di Palazzo Chigi, no eh?".




