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All'Eur sorgerà l'acquario di Roma

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Sarà dedicato alle specie del Mediterraneo. I lavori termineranno a metà del 2011

Michela Ravalico
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Squali grigi, cernie degli scogli, barracuda e pesce di passo. Queste ed altre specie tipiche del Mediterraneo saranno ospitate nell'acquario di Roma "Mediterraneum", che sta nascendo sotto il laghetto dell'Eur. I lavori sono in corso e termineranno nella seconda metà del 2011. A quel punto Roma avrà il suo acquario che non avrà nulla da invidiare a quello di Genova. Per uno di quei misteri che caratterizzano le buone notizie, la voce che si è sparsa, da quando le ruspe hanno iniziato a lavorare, è che questi 14 mila metri quadri di vasche e ambienti sigillati fossero destinati solo a pesci artificiali. Nulla di più falso e sbagliato. Certo, ci saranno anche dei pesci robot, che esamineranno e monitoreranno gli animali malati, spiaggiati o in via di estinzione che popoleranno le vasche curative. Ma saranno un più che contribuirà ad arricchire ulteriormente questo parco marino artificiale. Il nome, Mediterraneum, non è stato scelto a caso. Grazie a questa acquario il mare che bagna le coste del nostro paese entrerà nella Capitale. Per conoscere da vicino le profondità del “Mare Nostrum” e ammirare lo spettacolo naturale delle aree marine protette al largo delle coste italiane non dovremo immergerci o essere esperti sub. Sarà interamente dedicato alle biodiversità del mare di cui porta il nome. L'opera, ad impatto ambientale minimo, si svilupperà interamente sotto la superficie dell'acqua, a coronamento del progetto ideato a suo tempo dal celebre architetto Marcello Piacentini, e sarà finalizzata a recuperare la storia e il ruolo centrale di Roma nella cultura del “mare nostrum”. Mediterraneum darà vita a un percorso culturale e didattico ricchissimo che valorizzerà l'Eur con il suo ricco polo museale, ma sarà anche in grado di promuovere un network internazionale che unirà i grandi acquari dell'area mediterranea e di far conoscere gli animali che popolano il Mediterraneo, l'importanza del fiume Tevere, il suo ecosistema e la necessità della tutela della sua biodiversità. La struttura si svilupperà su una superficie di 14mila metri quadri di sale e ambienti sigillati in un involucro acrilico trasparente a tenuta stagna sotto la massa d'acqua del lago, per offrire al visitatore la sensazione di una passeggiata su un fondale marino. All'interno di questi ambienti verranno riprodotti scientificamente, con rocce e flora reali, i parchi protetti del Mediterraneo, con un'attenzione specifica a quelli italiani, e alcuni ambienti fluviali e lacustri. Ed infine tecnologie avanzatissime proietteranno immagini virtuali delle varie specie appartenenti alla fauna mediterranea. A quel punto tutti avranno l'impressione di essere sott'acqua.

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