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Antonio Conte si racconta: "Ecco il mio rapporto con la fede. E i miei genitori..."

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michele deroma
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"Do tutto perché Dio mi ha dato tanto: la fede aiuta a distinguere il bene e il male, e a scegliere la via giusta nei momenti di difficoltà". In un intervista a Credere, Antonio Conte svela il suo lato religioso. Un aspetto sempre presente nella vita dell'attuale ct della nazionale, già dall'educazione ricevuta da bambino: "I miei genitori mi hanno trasmesso un'educazione cattolica, e ora sto facendo la stessa cosa con mia figlia Vittoria. Per me il calcio era nulla in confronto allo studio, ho dovuto promettere che avrei continuato a studiare, e così mi sono laureato". L'educazione di Conte - Antonio Conte è cresciuto a Lecce, e uno dei suoi luoghi di riferimento è sempre stato un oratorio della cittadina pugliese, quello di Sant'Antonio a Fulgenzio. "E' stato un rifugio dalle tentazioni della strada". Proprio a Lecce cominciò la splendida parabola calcistica di Antonio Conte: "Mio papà non voleva nemmeno mandarmi a giocare nel Lecce, e ora alleno la nazionale. Il loro appoggio mi ha convinto ad accettare l'incarico: i miei genitori erano orgogliosi, perché da ct rappresenti un'intera nazione, e il loro appoggio mi ha convinto ad accettare l'incarico". Sempre sui suoi genitori, Conte rivela: "A loro devo molto: non mi hanno mai seguito in maniera assillante, conto sulle dita le volte che sono venuti a vedermi giocare dalle giovanili alla prima squadra, ma l'avermi lasciato libero mi ha fatto crescere nell'autonomia".

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