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Alessandro Sallusti, la sentenza su Piercamillo Davigo: "Lui dimostra che i grillini devono andare a casa"

Gino Coala
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Neanche le frecciatine di Bruno Vespa a Di Martedì su La7 sono riuscite a far rinsavire il magistrato Piercamillo Davigo e la sua teoria agghiacciante che vorrebbe trasformare l'Italia in un sostanziale Stato di polizia giudiziaria, come scrive Alessandro Sallusti sul Giornale. Vespa ha ironizzato con Davigo chiedendogli se dormisse con le manette sul comodino, ma l'ex pm non ha battuto ciglio: "Abbiamo una classe dirigente marcia e corrotta... e quella non corrotta è complice dei corrotti perché non li denuncia né li isola". Leggi anche: Vespa umilia Davigo: "Dorme con le manette sul comodino" Davigo, simbolo del giustizialismo sul quale si basa tutta la politica della Giustizia del M5s, insomma vorrebbe tutti in galera, in attesa che un suo collega magistrato decida solo dopo se uno è colpevole o no. L'unico da condannare però, aggiunge Sallusti, sarebbe proprio Davigo che può impunemente gettare fango e discredito sull'intera classe politica, mentre non è concessa la stessa libertà a chi accusa certi magistrati di essere corrotti. Se quindi Davigo è il testimonial dell'idea di Giustizia che hanno i grillini, non ci sono dubbi sulla necessità, anche urgente, di rispedire a casa l'intera classe dirigente pentastellata.

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