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Gerry Scotti, indimenticabile vacanza a Ibiza: "Il ghiaccio in quel posto". Discoteca, donne e follie

Giulio Bucchi
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Le "indimenticabili vacanze" di Gerry Scotti a Ibiza. In una divertente intervista al messaggero, il re dei quiz di Mediaset ricorda le scorribande giovanili nell'isola più scatenata e trasgressiva d'Europa: 15 giorni a Playa de Aro con 8 amici, tutto prenotato 6 mesi prima. Era l'estate del 1982, quella del mitico Mundial.  Leggi anche: Christian, che bel regalo. Spenna Scotti a Caduta Libera nel giorno del suo compleanno "Avevo 26 anni - ricorda il conduttore di Caduta Libera -. Siamo arrivati con due macchine e due moto. Io avevo la Due Cavalli, quella di Baglioni. Siamo partiti a mezzanotte da Milano e siamo arrivati a Playa de Aro a mezzogiorno. Dodici ore filate, senza aria condizionata, con una macchina che di punta faceva ottanta all'ora. Oggi, quando dopo due ore al volante non ne posso più, ripenso a quel viaggio. La stanchezza non la sentivo proprio". I ragazzi, intraprendenti, mettono insieme il loro budget da campeggio e riescono ad affittare una villa con la piscina. "Neanche i nostri genitori ci credevano quando hanno visto le foto". Contrariamente a quanto si possa immaginare, però, il clima goliardico ma non era così scatenato. Innanzitutto, "portare in casa le femmine era vietato". E Ibiza, allora, non era quella di oggi: "La movida doveva ancora nascere". Si andava in discoteca, sì, ma "entro la mezzanotte, e si tornava al massimo alle due. Ma poi diciamoci la verità: se stavamo lì per un'ora e non cuccavamo niente, alla fine della prima consumazione tornavamo a casa a giocare a scopa. Eravamo ragazzini di periferia, non esattamente dei playboy". Il momento più "hot"? "Un mio amico per scommessa si è buttato con la bicicletta in piscina. Rincorsa, tuffo e non ti dico dove ha preso il manubrio. Per due giorni è andato in giro col ghiaccio in un certo posto". Anche queste sono emozioni.

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