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Qatar 2022, la Rai ai Mondiali con un esercito di inviati

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Simone Baldin
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Che la nazionale italiana non parteciperà ai prossimi Mondiali di calcio in Qatar (dal 20 novembre al 18 dicembre 2022) si sa già da un bel po' - gli azzurri guidati da Mancini persero lo spareggio contro la Macedonia lo scorso 24 marzo - ma qualcuno, evidentemente, ha comunque deciso di puntare sulla "fame" di calcio degl italiani. In questa categoria rientra sicuramente la Rai, che dopo aver investito 170 milioni di euro per la trasmissione in diretta e in esclusiva della kermesse organizzata dalla Fifa, in Qatar manderà quello che si potrebbe chiamare un "esercito" di ben 120 inviati (come emerge da un'indagine di mercato avviata il 5 agosto), vale a dire quasi la metà del corpo giornalistico di un colosso come Mediaset, per capirci.

 

 

 

Mossa studiata che si pensava potesse essere vincente o, nella speranza assoluta che l'Italia comunque si sarebbe qualificata, strategia preventiva non andata a buon fine?

 

 

 

Può darsi entrambe, anche perché l'amministratore delegato Carlo Fuortes ha resistito alla tentazione di cedere i diritti su alcune partite a colossi potenzialmente ineressati come Sky e Amazon, e ha fatto il cosiddetto all in. Inoltre, per evitare di soccombere al rimborso del roaming destinato ai suoi inviati, la Rai prova a farsi fare offerte entro il 6 settembre per fornire di un pacchetto di sim locali chiunque mandi fuori dall'Europa per seguire i grandi eventi.

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