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Myrta Merlino, la confessione: "Veleno inutile. Poi il gesto di Pier Silvio"

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L'inizio a Pomeriggio Cinque è stato tosto, così come il trasloco da La7 a Mediaset, dal pubblico di nicchia del mattino a quello generalista pomeridiano. Myrta Merlino confessa a Repubblica che "questi tre mesi mi sono valsi tre anni", ma spiega anche che non c'è mai stato alcun problema con Pier Silvio Berlusconi né con chi la precedeva, Barbara D'Urso.

"Ho dovuto cambiare radicalmente il modo di fare televisione - esordisce la conduttrice -, venivo da L’aria che tira su La7, la mia comfort zone. Ma sono sempre stata curiosa del prossimo e anche il pop mi appartiene". Non capisce le polemiche che l'hanno investita per settimane, dopo il debutto: "Ho un competitor fortissimo, La vita in diretta, che ha una storia e una sola pubblicità contro le mie quattro. Considero i 2 milioni di persone che mi seguono una medaglia; dopo tre mesi e mezzo non era scontato. D’Urso era di famiglia; io un’estranea venuta da una rete di nicchia".

 

 

 

I numeri dicono che Pomeriggio 5 è al 15, 16% di share. "Leggevo 'flop', l’editore che voleva sostituirmi, con i nomi delle conduttrici pronte a prendere il mio posto. Mentre uscivano queste notizie, mi arrivavano i fiori di Pier Silvio Berlusconi. Perché tanto veleno inutile? Mistero". Con la D'Urso finora nessun contatto: "Mi ha chiamato Pier Silvio, il problema tra me e lei non esiste. Escludo che una donna intelligente come Barbara ce l’abbia con me".

 

 

 

La Merlino sottoline di star imparando un linguaggio nuovo, quello dell'alleggerimento, che "vuol dire anche occuparsi di corna o di come decorare l’albero di Natale, capisci cos’è il rotocalco pomeridiano". E La vita in diretta? "La prima cosa che invidio a Matano è lui. Da solo si è cucito il programma su misura. Ma sono sicura che se non mi spappolo prima, farò somigliare Pomeriggio Cinque a Myrta. Ho avuto l’umiltà di mettermi in gioco e quando mi riesce sono felice. È tanto faticoso".

 

 

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