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Sanremo 2024, Fabrizio Biasin: "La rottura vera e propria nella notte di venerdì"

Fabrizio Biasin
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C’è questo fatto del «casino in sala stampa a Sanremo» che ormai è diventato un format. Ricordate? Accadde già nel 2019 (pare l’anteguerra. E in qualche modo lo è pure): nel ballottaggio a tre restano “in vita” Ultimo, Mahmood e i tre finti-vecchi de Il Volo. Il televoto è tutto per il cantautore romano, ma il voto «in massa» dei media ribalta la faccenda e a trionfare è l’allora sconosciuto interprete di “Soldi". Ultimo si incazza come una iena, attacca i giornalisti, vien fuori un casino che metà basta, ma alla fine il brano dell’artista milanese diventa pezzo cult e buonanotte ai suonatori. Fine del preambolo. Ora siamo al bis. Anzi, peggio. Il fresco trionfo di miss Angelina Mango- figlia di Pino e interprete di “La noia” - a discapito del reuccio del televoto, sua maestà Geolier, ha generato nuove e immaginifiche ipotesi di complotto che proviamo a neutralizzare, ragionando per punti.

1) Nel corso della settimana gli aventi diritto al voto della sala stampa (compreso il sottoscritto) si sono fatti un’idea sui brani in concorso. «Come tutti», direte voi, con una sola differenza: noialtri scribacchìni abbiamo avuto la possibilità di un ulteriore ascolto nel celebre «giorno degli inediti» (15 gennaio). L’indomani i «critici» hanno valutato con buone recensioni sia il pezzo della Mango che quello di Geolier, segno che non esisteva alcun preconcetto di sorta.

2) Lunedì 5 febbraio, a Sanremo, dopo aver assistito alle prove sul palco dell’Ariston, tutti quanti si sono fatti un’idea più chiara: tra i pezzi papabili per la vittoria finale ci sono - tra gli altri - quelli della Mango, di Annalisa, di Mahmood, di Diodato e della Bertè, guarda caso premiati nella classifica della prima serata (quella dove votavano solo i giornalisti). Anche Geolier piace, ma non al livello dei primi. Oh, son gusti.

3) I risultati del primo televoto (mercoledì) stravolgono i risultati del giorno precedente: il popolo (non solo quello napoletano) decide che "I p’me, tu p’ te” è canzone degna del primo posto. Legittimo.

 


4) La rottura vera e propria avviene la sera delle cover. Geolier propone un medley di brani con Guè, Luche’ e Gigi d’Alessio. Quattro minuti ben fatti, ma decisamente non imperdibili. Per dire, le cover di Mahmood, Angelina Mango, Alfa, Santi Francesi (solo per citarne alcuni) hanno un impatto scenico che è palesemente superiore anche agli occhi (e alle orecchie) di un plutoniano. Geolier trionfa forte del solito televoto e certifica un fatto: il sistema di giudizio è sballato. L’artista napoletano avrebbe vinto anche se sul palco avesse cantato “Fra Marino Campanaro”, cosa non corretta se l’obiettivo è quello di premiare la migliore performance.

 


5) I risultati della serata del venerdì creano il caso: la fan base di Geolier si sente attaccata e promette “battaglia" per il giorno della finale, i giornalisti che già non ritenevano il brano tra i migliori (vedi punto 2) si indirizzano ancora di più sui loro “cavalli”: Angelina Mango (che venerdì sulle note di “La Rondine” avrebbe meritato certamente la vittoria), Mahmood (pure lui penalizzato nonostante la bellissima versione di “Com’è profondo il mare”), Annalisa, Irama e Ghali che, piano piano, sale nei consensi.

6) Il danno è fatto. La vittoria del venerdì di Geolier (legittima nei numeri, meno per quello che si è visto sul palco) crea una divisione insanabile: i suoi numerosissimi sostenitori sognano il trionfo e fanno ancora di più “squadra", i media ritengono che la Mango (e non solo lei) sia stata vittima di un’ingiustizia e si schierano più o meno apertamente.

7) Il giorno della finale è tutto più o meno scritto: sarà lotta “a tre” tra il rapper e le due ex “Amici" Mango e Annalisa. Per gli altri le briciole. Nella cinquina finale arrivano anche Ghali e Irama e a quel punto diventa solo una questione matematica: il televoto come previsto è tutto dalla parte di Geolier (oltre il 60% delle preferenze), la sala stampa vota in massa per la figlia di Pino. C’è chi grida allo scandalo, chi ipotizza complotti e inciucioni tra giornalisti ma, banalmente, il risultato è figlio di una settimana in cui le azioni della Mango sono salite a dismisura grazie alle sue esibizioni mentre, al contrario, quelle del rapper (tra l’altro educatissimo) hanno attizzato a dismisura i suoi sostenitori ma non tutti gli altri.

 

 

8) E chiudiamo. Geolier non “esiste" da una settimana, ha numeri impressionanti tra i giovani da parecchio tempo e non solo all’ombra del Vesuvio (basta chiedere ai vostri figli e nipoti): riempie gli stadi schioccando le dita, domina le classifiche degli stream. Sanremo, però, deve premiare “la canzone”, l’interpretazione, e così ha fatto. Il ragazzo nonostante la legittima delusione per i fischi rimediati il venerdì lo ha capito e ha accettato il risultato, altri ne hanno fatto una questione di odio “nord-sud” che non ha ragione d’esistere. Angelina Mango, per dire, è nata a Maratea (Potenza). Al prossimo scandalo.

 

 

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