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Ciao Maschio, Panatta senza filtri: "Ci hanno rubato la partita"

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venerdì 21 novembre 2025
Ciao Maschio, Panatta senza filtri: "Ci hanno rubato la partita"

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"Non sono mai stato un padre molto presente, per ovvi motivi, perché stavo un po’ sempre in giro. Però ci sono sempre stato, nei momenti in cui ci dovevo stare": l'ex campione di tennis Adriano Panatta lo ha detto nello studio di Nunzia De Girolamo a Ciao Maschio riferendosi ai suoi figli. Poi ha aggiunto: "Quando erano molto piccoli io stavo sempre in giro per il mondo. Purtroppo era il mio lavoro, non potevo fare altrimenti. Ho fatto tanti sbagli, anche anni in cui mi ero completamente isolato, per esempio. Il merito di Anna, mia moglie, è stato proprio quello lì, cioè mi ha ridato la gioia di mettermi un po’ in gioco, di ricominciare un po’ da capo, di fare cose che non facevo più. Io andavo solamente in ufficio, lavoravo, poi andavo a casa, non uscivo mai. Avevo perso anche il contatto con gli amici. È stato un periodo non tanto bello". 

“Ma tu ti eri isolato?”, lo ha incalzato la conduttrice. E lui ha risposto: "Non c’era voglia di vedere nessuno, questa è la verità. Facevo il mio lavoro, perché l’ho sempre fatto per carità. Però non è che durante i momenti liberi frequentavo persone, me ne stavo per conto mio da solo". Quando gli è stato chiesto cosa gli manca, Panatta ha parlato di vecchiaia e del tempo che passa. “Vorresti avere trent’anni in meno per fare cosa?”, gli ha chiesto la De Girolamo. "Per non morire fra quindici anni. È la verità. Se mi secca molto morire, che devo fare? Mi dà fastidio. Io sono… sono a più di tre quarti della mia vita. Per cui bisogna pensarci…", ha spiegato l'ex campione. 

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Spazio poi anche a un episodio controverso legato alla sua carriera sportiva e della Coppa Davis: "Era Francia–Italia, credo a Nancy - ha detto -. Ci hanno rubato la partita. Tu pensa che la federazione internazionale di tennis mi ha fatto un processo e mi voleva squalificare. Ma non sapevano come fare, perché un mese prima mi hanno dato il premio – non meritato – come miglior capitano di Coppa Davis di quell’anno. Alla fine è finita che ho scritto una lettera di scuse alla federazione internazionale e hanno messo un pochino a tacere. Comunque veramente ci hanno rubato la partita. Stavamo 2-0, abbiamo perso 3-2’’. 

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