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L'Eredità, "non mi piacciono queste cose", Flavio Insinna legge la domanda e sbotta: grosso caso in Rai

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Gelo a L'Eredità, nella puntata del 4 maggio, Flavio Insinna ha preso le distanza da una delle tante domande del gioco di Rai 1. "Quale di questi è un esempio di uso aggettivale di un sostantivo? Rigare dritto o Marco è il più asino?", ha chiesto il conduttore alla concorrente arrivata poi al rush finale, ossia alla Ghigliottina. Ma è stato appena letta la domanda, che il conduttore ha spiazzato tutti: "Non mi piace usare gli animali come esempi negativi, come chi dice 'solo come un cane'. Gli asinelli sono intelligenti e hanno dei grandi occhioni". Dalla sua parte i telespettatori che su Twitter hanno commentato: "È vero, sono degli animali molto intelligenti". E ancora: "Molto sensibile".

 

 

Insinna tempo fa aveva attirato anche le critiche di Federcaccia a causa di alcune esternazioni contro la caccia, appunto. "Perfettamente consapevoli di quelle che sono le “regole dello spettacolo” e consci che una trasmissione come quella in oggetto e chi la conduce valgono per quanta economia generano e pubblicità portano nelle casse del canale – si leggeva nella nota mandata alla Rai – sarà nostra cura invitare tutti i nostri iscritti e i cacciatori italiani e le loro famiglie – un bacino potenziale di qualche milione di spettatori – a non seguire più “L’Eredità” e a preferire altre marche rispetto a quelle pubblicizzate prima, durante e immediatamente dopo il gioco“.

 

 

Frasi che non hanno comunque fermato il conduttore "animalista". Tornando alla puntata del 4 maggio, la concorrente è arrivata in finale con 26.250 euro. Sul tavolo le parole:  "Governo, tre, chiusura, ridurre, assoluzione". La parola scelta dalla concorrente è stata "processo". Sbagliato: era "formula".

 

 

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