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Alessandra Schilirò fuori controllo da Mario Giordano: "Lo dico da giurista". L'appello alla magistratura: è seria?

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Ancora lei, ancora Alessandra Schilirò, la vice-questora no-Green pass sospesa per le sue posizioni estreme su vaccino e certificazione verde. Il punto è che la Schilirò, la quale ormai spopola in televisione, nella serata di martedì 19 ottobre è stata intervistata a Fuori dal Coro, il programma di Mario Giordano in onda su Rete 4.

 

Quando le chiedono la ragione dei "due pesi e due misure" usati contro i portuali di Trieste e i neofascisti a Roma, ecco che risponde: "Bella domanda, anche perché vedere quelle immagini a Trieste mi ha toccato in modo particolare, non solo dolore ma anche sdegno per i fatti gravissimi accaduti, e concordo pienamente con la vostra visione di due pesi e due misure. Io credo sia in atto da tempo una criminalizzazione del dissenso. Questo è il mio punto di vista, se si può ancora esprimere un’idea personale".

 

Dunque, quando le ricordano che alla fine lo scenario di un'Italia bloccata non si è verificato, la Schilirò risponde: "Intanto noi non abbiamo mai dichiarato guerra a nessuno, questo sia chiaro, forse è stato il contrario, non mi sembra che noi abbiamo disobbedito a qualche legge o inasprito gli animi. Certo che bisogna arrivare alla pacificazione e ci sarà quando il decreto 127 verrà revocato", ovvero il decreto che impone il Green pass per andare a lavoro.

E ancora, la vice-questora prosegue nella sua intemerata: "La battaglia bisognerebbe farla nelle sedi opportune, ci vuole la magistratura a questo punto. E’ chiaro, io esprimo il mio parere, anche da giurista, sono laureata in legge, facevo l’avvocato, quindi ho qualche competenza non è che sono proprio digiuna di diritto. Quindi il green pass è assolutamente una misura dal punto di vista giuridico inesistente, illegittima e lo ripeto, lo posso spiegare", conclude la Schilirò, più battagliera che mai.

 

 

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