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Striscia la Notizia, Shaila Gatta: "Su un materasso gonfiabile...", la confessione più sconvolgente della Velina

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Si parla, e parecchio, della bellissima Shaila Gatta, 25 anni e - segno particolare - a breve la velina di Striscia la Notizia più longeva della storia. Domani, sabato 4 dicembre, firmerà la sua personalissima puntata 927, uno in più alla storica collega con cui ha fatto coppia, Mikaela Neaze Silva, con la quale ha condiviso la scrivania del tg satirico ideato da Antonio Ricci dal 2017. E si fa un gran parlare di lei per una lunga e interessante intervista che ha concesso al Corriere della Sera.

 

Quando le chiedono se si aspettava un simile successo, risponde: "Dentro di me l'ho sempre saputo. Soprattutto nei momenti difficili...". Ma quali, questi momenti difficili della ragazza nata a Secondigliano? "Mio padre Cosimo è autista Asl, mamma Luisa ha fatto per anni la sarta in casa. Soldi non ce n'erano tanti e per poter studiare danza alla Scuola Harmony di Napoli ho dovuto fare molte rinunce", ricorda. E ancora, Shaila Gatta racconta queste rinunce: "Niente abiti firmati, i tutù me li cuciva mamma, che con l'uncinetto mi faceva deliziose cuffiette da mettere sopra lo chignon. I sacrifici dovevamo farli tutti"

 

Dunque, a 16 anni, il trasferimento a Roma dopo il diploma a Napoli: "Così, contro la volontà di mio padre, che non capiva come la mia passione potesse trasformarsi in mestiere, mi cercai una stanza a Roma. Per molto tempo io e lui non ci siamo rivolti la parola, anzi, ero io quella arrabbiata con lui. Oggi capisco che la sua era solo paura, e forse anche frustrazione per non potermi dare quanto avrebbe voluto", aggiunge. E ancora, spiega dove viveva: "Quartiere Re di Roma, vivevo con la padrona di casa - ricorda -. La mia camera costava 225 euro al mese ed era vuota: dormivo su un materasso gonfiabile, tenevo la valigia aperta per gli abiti. I miei mi davano 400-500 euro al mese. Per le lezioni di danza potevo spenderne un'ottantina: mangiavo pasta e fagioli o pasta e pomodorini per settimane. Durante una lezione Luca Barbagallo rimase colpito dalla mia determinazione e mi offrì una borsa di studio: 6 ore al giorno in una scuola di ballo. Nel frattempo mi presentavo ai provini anche se ero minorenne, ed è stato un bene", ricorda. Insomma, un sogno partito dormendo su un materasso gonfiabile: una storia esemplare, di successo e di affermazione, quella di Shaila Gatta.

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