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Non è l'Arena, Giletti scuote l'Italia: "Guerra tra bande, basta!"

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Massimo Giletti non le manda a dire. Il conduttore di Non è l'Arena si sfoga in diretta. Al centro della sua invettiva c'è la manovra del governo. Giletti chiede un vero e proprio cambio di passo rispetto agli ultimi anni. Soluzioni concrete ai problemi e un approccio diverso rispetto anche alle grandi opere da completare o da realizzare. Ed è così che Giletti paragona lo Stato a un'impresa che va male: "Questo Stato sta dimostrando di essere tutto meno che una azienda".

 

 

L'attacco è di quelli pesanti che di fatto richiama un certo modus operandi degli ultimi tempi che ha visto uno spreco di denaro pubblico dietro ad opere mai finite. Giletti affonda il colpo: "In questi ultimi anni lo Stato è diventato una guerra tra bande. Non oso parlare della Salerno-Reggio Calabria, uno scandalo". E proprio sulla grande opera dell'autostrada del Sud, Giletti afferma: "Ho ricevuto una valanga di querele. Le ho vinte tutte, le ho vinte tutte", spiega.

 

 

Poi rincara la dose: "Questo Stato sta diventando una guerra tra bande, ognuno si fa i cavoli suoi e mette in tasaca malloppi veri". Insomma la critica di Giletti è feroce ma un obiettivo chiaro: spronare il nuovo governo a dissociarsi dal passato e a dare una vera iniezione di fiducia ai contribuenti soprattutto in questo momento decisivo in cui verrà varata una manovra che è tra le più importanti degli ultimi dieci anni. Dovrà dare risposte sull'inflazione e sul caro-bollette. Una vera sfida per il governo Meloni. 

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