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Flavio Insinna? "Non fa quello che faccio io": agguato-vip, chi lo affonda

Francesco Fredella
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Si tratta di una vera e propria stoccata, che si consuma in poco tempo nel preserale di Rai 1 condotto da Flavio Insinna. “Presenta L’Eredità ed io facevo Affari tuoi, recita, ma non fa imitazioni né la radio": Max Tortora è tutto questo, ma un altro Max (Giusti) recita e interpreta personaggi. Non conduce programmi ne radiofonici, ne televisivi. Tra le ipotesi spunta anche Enrico Brignano, che non ha mai condotto un programma quotidiano. Max Giusti, nel corso della puntata, dice che il migliore in assoluto resta Corrado Guzzanti. E così spiazza davvero tutti.

Un fiume di parole non solo in Rai, ma anche in un'intervista a Gente. “Volevo sbattere in faccia a tutti quanto fossi nell’età della maturità. E volevo farlo con i fatti, non con le parole. Uno può pensare di essere il numero uno ma poi lo devi dimostrare", racconta Giusti, che si cimenta anche con il personaggio del Marchese del Grillo impersonato dal grande Alberto Sordi. Max resta un uomo di grande talento scenico. Viene dalla scuola romana: gavetta, teatro, cinema e televisione.

 

Al via, tra l'altro su Rai 2, la nuova edizione di Boss in incognito, di cui Max Giusti è il protagonista. “Mi colpisce toccare con mano la fabbrica, la produttività, il fatto che queste aziende non smettano proprio mai di produrre. Dovremmo celebrare tutti di più la produttività del nostro Paese e dei nostri lavoratori e la voglia di rischiare dei nostri imprenditori", racconta in Rai. Si tratta di un docu-reality che vede gli imprenditori lavorare per una settimana insieme con i loro dipendenti sotto mentite spoglie. Un'idea geniale, copiata in molti altri Paesi, che potrebbe dare alla seconda Rete Rai un'iniezione di adrenalina dal punto di vista dello share. A Tv Sorrisi e canzoni, in una lunga intervista, Giusti dice: "Mi diverte la parte del travestimento. Mi mette addosso molta adrenalina il fatto di infiltrarmi e non farmi scoprire. Inoltre, mio padre era metalmeccanico e mia mamma commessa, quindi sento mio il "Boss" perché mostra la fatica e il sacrificio che tanti lavori comportano". Lui, da conduttore, sogna l'Ariston: il Festival di Sanremo. "Ho sempre sognato il Festival di Sanremo. Ma come ho detto anche a lui, Amadeus lo fa troppo bene. E poi, ribadisco, io non faccio le scarpe a nessuno (ride)", conclude.

 

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