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Belve, Rocco Casalino e il suo dramma privato: "Zero perdono"

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"Non dimentico nulla e non perdono". Rocco Casalino è protagonista di Belve, su Rai 2, e davanti a Francesca Fagnani tra tanti momenti divertenti e leggeri, tra politica e tv, regala anche qualche confessione privata e drammatica. 

 

 

 

Innanzitutto, il rapporto compromesso con suo padre, che ha segnato la sua infanzia con episodi di violenza casalinga: "Uno pensa di poter picchiare la propria moglie anche davanti ai figli e che questi dimenticheranno. Ma io non ho dimenticato nulla e non perdono". La sua giovinezza è stata caratterizzata anche dalla non facile accettazione della propria sessualità: "Fino a 35 anni ho avuto una ragazza con cui facevo regolarmente sesso e a un certo punto mi ero convinto che la mia fosse una sorta di bisessualità e che potevo reggere una vita da eterosessuale anche perché desideravo una vita famigliare, dei figli. Ho insistito con tutte le mie forze a essere etero, ho fatto sesso con centinaia di donne... Sembra strano? Anche a me. Ma non si può scegliere l'orientamento sessuale, essere gay non è un vizio".

 

 

 

 

Spazio anche per le riflessioni politiche. Negli anni di Palazzo Chigi è stato considerato l'eminenza grigia del premier Giuseppe Conte, di cui curava la comunicazione per conto del Movimento 5 Stelle. Talmente potente da essere più di un portavoce: quasi un consigliere politico, se non addirittura il "manovratore". "Quanto mi deve Conte? Parte della mia vanità direbbe che ci sono io dietro ma non è così", risponde sibillino alla domanda della Fagnani. Oggi i rapporti con il leader dei 5 Stelle sembra meno stretto: "Non mi sento abbandonato - precisa Casalino -. Ha un ruolo diverso ma la sua comunicazione la curo ancora. Non c'è stato nessun allontanamento".

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