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Carlo Conti, "bella carognetta"? Sconcerto in diretta Rai 1

Claudio Brigliadori
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Ammettiamolo, a volte un bel “vaffa” gridato al mondo intero a pieni polmoni ha un potere catartico, liberatorio. Non per Carlo Conti, però, o perlomeno non su Rai 1. I Migliori anni, show musicale dal sapore amarcord tornato in onda dopo 6 anni di stop per controbattere la fiction di Claudio Amendola Il Patriarca su Canale 5, venerdì ha vinto la battaglia degli ascolti: 3.047.000 di telespettatori e 19.1% di share contro i 2.607.000 e il 15.6% di Canale 5 (anche se da Mediaset esprimono una certa soddisfazione per questi dati).

Sul palco il conduttore fiorentino ha ospitato un vecchio amico, Marco Masini. Ovazioni in studio, clima da stadio (virtualmente colorato di viola, visto la fede di entrambi perla Fiorentina) e tante, tantissime polemiche sui social. Il cantautore toscano, fin da giovanissimo una trentina di anni fa, aveva conquistato il grande pubblico di Sanremo, del Festivalbar e delle radio con alcune hit dai titoli piuttosto coloriti. Vaffanculo, Bella stronza e compagnia cantante.

 

Ma nel 2023, pronunciare quelle parole in prima serata è ancora un po’ imbarazzante. Sul palco canta, tra le altre, proprio Bella stronza. Non Vaffanculo, di cui va in onda solo una vecchia versione. Tra il serio e il faceto, dopo l’esibizione di Masini, Conti prende così la parola il padrone di casa: «Direi che con le parolacce abbiamo finito», scherza il padrone di casa, che poi trasforma quelle canzoni in qualcosa di più potabile: Bella stronza diventa “Bella carognetta”, Vaffanculo il più garbato e decisamente meno efficace “Vai a quel paese”. Marco e Carlo se la ridono soddisfatti. Ma su Twitter c’è chi addirittura parla di Rai bigotta e arriva a parlare di “censura”.

 

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