Ad esibirsi su La Ruota della Fortuna, in una doppia paginata sul Corriere della Sera, è niente meno che Walter Veltroni, che ripercorre la storia del programma, tra tv e sociologia, dagli albori fino ad oggi, al clamoroso successo ritrovato con la conduzione di Gerry Scotti. E Veltroni, nel lungo articolo, interpella lo stesso Scotti.
L’ex sindaco di Roma chiede al conduttore come si spieghi il grande successo ottenuto dal game show che Mediaset ha collocato nell’access prime time di Canale 5. La risposta di Gerry Scotti non ha lasciato spazio a interpretazioni: con la sua consueta sincerità ha ammesso di essere rimasto lui stesso sorpreso dai risultati, sottolineando come la scelta di rischiare abbia premiato: “Sono piacevolmente stupito. Abbiamo rischiato e vinto, era un azzardo".
Il conduttore, nel corso dell’intervista, ha spiegato anche perché fosse convinto che non sarebbe bastato riproporre il format nella sua versione storica. Secondo lui, senza un rinnovamento sostanziale, il ritorno de La ruota della fortuna non avrebbe potuto impensierire davvero la concorrenza: “Io sapevo che non bastava riproporre un vecchio e nobile marchio, legato al prestigio di Mike Bongiorno. Lo chassis era buono e allora abbiamo fatto come le industrie automobilistiche che riesumano vecchi marchi. Abbiamo pensato a una confezione che richiamasse uno show di prima serata". Strategia che, alla luce dei risultati, si è rivelata vincente.
La Ruota della Fortuna, Luca campione subito mazziato: "Spaccone!", caos a fine puntata
Altro giro, altra puntata e altro cambio di campione a La Ruota della Fortuna, lo storico quiz riportato a livelli stell...Scotti ha voluto anche rimarcare un concetto fondamentale: il programma doveva essere pensato per colpire subito lo spettatore sul piano visivo. Non un dettaglio da poco, considerando che si parla pur sempre di televisione: “Doveva essere bello, perché si chiama tele-visione e l’occhio è il primo organo agito da uno spettatore. Abbiamo innestato tecnologia su quello chassis", ha ribadito il concetto. Già, un colpacco. Per Mediaset e per Gerry Scotti.