"Ho avuto attacchi di panico prima di salire sul palcoscenico": Roberto Bolle si è raccontato a Silvia Toffanin a Verissimo su Canale 5 parlando dei suoi primi spettacoli a teatro. Poi ha aggiunto: "Da giovanissimo ho avuto opportunità incredibili, ma anche immeritate. Avevo talento, ma non avevo la tecnica e la presenza scenica. Quando sono entrato allo Schiaccianoci al teatro dell'Opera la mia compagna mi faceva segno di respirare e calmarmi, controllare le emozioni. Stavo vivendo un sogno, tutto ciò che avevo desiderato. Eppure faticavo ad aver fiducia in me stesso e godermi a pieno quella situazione. Sono stati momenti non facili, ma ho sempre cercato di dare il meglio, senza aspettarmi nulla".
Alla fine quegli insegnamenti li ha fatti suoi: "Con il tempo e l’esperienza sono riuscito a gestire le mie emozioni ed essere padrone del palcoscenico, avere la maturità che mi permette di vivere al meglio queste esperienze e queste opportunità". Bolle, poi, ha raccontato di aver sempre tenuto nascosta questa sua passione negli anni dell'adolescenza: "A Vercelli non condividevo con i miei compagni la mia passione della danza, era una cosa solo mia, quando poi sono arrivato a Milano è stato diverso. Ho superato indenne tutta la parte dell’adolescenza. La danza è stata la mia compagna di vita, da quando ero piccolo. Oggi sono sereno, il mio cuore sta bene".
Verissimo, Claudio Amendola: "Non sono da solo"
"Io sono un difensore delle bugie bianche che sono utili e fanno in modo di evitare dispiaceri e dissapori. Mi sono...Il trasferimento a Milano per inseguire il suo sogno è avvenuto a soli 13 anni. E non ha nascosto di avere avuto paura di non farcela in qualche occasione: "Non sapevo se mollare tutto o meno. L’attaccamento alla famiglia era molto forte, una sofferenza non poter tornare a casa". Alla fine l'amore per la danza ha vinto.




