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Serie A, il comitato tecnico scientifico frena: "Non c'è rischio zero", perché è difficile ripartire

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La serie A è determinata a riprendere a giocare, tanto che la Figc ha già prorogato il termine ultimo per la conclusione della stagione dal 30 giugno al 2 agosto. “Far ripartire il calcio è una decisione difficile, non mi sembra che ci siano le condizioni per rischio zero”, ha dichiarato Gianni Rezza durante la conferenza stampa dell’Istituto superiore della sanità. Dal comitato tecnico scientifico difficilmente arriverà quindi un via libera, anche se gli esperti hanno precisato di non aver ancora affrontato il problema: “Lo faremo quando sarà posto”, parole che confermano il fatto che la questione per il governo non è importante al momento. Ma il sistema calcio preme per ripartire e presto esigerà una risposta definitiva. “Dal punto di vista tecnico - ha sottolineato Rezza - si tratta di uno sport che implica il contatto diretto e quindi controlli molto stretti su un numero di persone elevato. L’assunto è che si gioca a porte chiuse, ma ci sono 22 giocatori in campo e intorno almeno 200 persone. I controlli da fare - ha concluso - dovrebbero essere a cadenze molto strette”. 

 

 

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