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Sconcerti, confessione-choc: "Sul cellulare, dopo la gaffe su Haaland..."

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“Mi sono svegliato con il telefono pieno di messaggi contro. Quando ho capito perché, ho capito anche che avevo sbagliato”. Mario Sconcerti si scusa, dopo l’infelice commento su Erling Haaland, descritto come un ragazzo con la faccia da sindrome di Down. L’ex opinionista di Sky non si è così nascosto dinanzi all'inadeguatezza dei termini utilizzate per descrivere l'aspetto del centravanti norvegese del Manchester City: "Ho sbagliato involontariamente, perché stavo celebrando Haaland, ma l’espressione era infelice — ha scritto sulle pagine del Corriere della Sera, quotidiano che ospita i suoi editoriali — Se tanta gente si è sentita offesa, è evidente che l’errore c’è".

 

 

Sconcerti: “Tanti anni alle spalle, ma non si smette mai di ricercare le giuste parole”
Sconcerti ha fatto mea culpa ancora, sulle pagine del quotidiano milanese: "Non era mia intenzione, mi spiace — ha aggiunto — È la conferma che anche quando hai tanti anni di parole alle spalle, non si finisce mai di trovare quelle giuste per dire quello che davvero si vuole". Parole gravi e inopportune che Federico Nisi, conduttore della trasmissione radiofonica su TeleRadioStereo, ha tentato di silenziare sul momento, correggendo in qualche modo il pensiero di Sconcerti aggarbando quel che si poteva aggarbare: "Volevi dire che sembra un po’ bamboccione, un po’ bambinone. Questo volevi dire…”. Un assist che però lo stesso Sconcerti non ha colto nell'immediato, inconsapevole della gravità che aveva appena detto.
 
 

 

La nota dell’Odg contro Sconcerti

Solo 24 ore più tardi, e decine di messaggi dopo, ha realizzato di aver proferito la frase più infelice della sua importante carriera. Le sue frasi avevano smosso anche l’Ordine dei Giornalisti, tanto da rilasciare una nota con queste parole: “In relazione ad alcune affermazioni di un proprio iscritto, il Consiglio nazionale dell’ordine dei giornalisti esprime vicinanza e solidarietà alle persone con sindrome di Down e alle loro famiglie e ribadisce il proprio impegno per garantire la dignità e il rispetto per tutti i cittadini. A valutare la gravità delle affermazioni del collega sarà il Consiglio territoriale di disciplina”.

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