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Juventus e Agnelli, ecco "la carta Ronaldo": "20 milioni spariti"

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Arrivano importanti aggiornamenti sull’inchiesta Prima, con al centro la Juventus: secondo La Gazzetta dello Sport, è stata ritrovata la carta Ronaldo. Quella che era stata al centro delle prime fasi delle indagini: motivo di perquisizioni e di approfondimenti sui giornali. Dopo averla cercata a lungo, gli inquirenti l’avrebbero effettivamente trovata. Per la Rosea, secondo la Procura di Torino quella cifra per il portoghese non sarebbe stata inserita nel bilancio. Inoltre compensi agli agenti per operazioni inesistenti, contratti depositati in Lega per la riduzione degli stipendi che sarebbero diversi dalle scritture private ritrovate nelle perquisizioni e la famosa carta dell’attaccante portoghese. Queste sono le novità che emergono dalle 19 pagine del capo d’accusa dell’inchiesta: sarebbero 20 milioni, secondo gli inquirenti, la cifra che la Juve non ha messo a bilancio.

 

 

 

La nota citata in passato da Cherubini e Gabasio - La carta Cristiano Ronaldo è quel documento del quale in passato ne hanno parlato in un'intercettazione Federico Cherubini, attuale responsabile del mercato bianconero, e Cesare Gabasio, avvocato del club. La notizia segue il comunicato rilasciato da Madama sul proprio sito ufficiale lunedì 24 ottobre, sempre sul caso plusvalenze: “Juventus rimane convinta, anche tenuto conto degli approfondimenti di natura legale e contabile svolti dalla Società con l'ausilio dei propri consulenti e dei pareri legali e tecnico-contabili acquisiti dalla Società, di aver operato nel rispetto delle leggi — una parte della nota — e delle norme che disciplinano la redazione delle relazioni finanziarie, in conformità agli applicabili principi contabili e relativi criteri di applicazione e in linea con la prassi internazionale della football industry”.

 

 

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