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Szczesny, il giorno in cui ha pensato di morire: "Ho chiesto a Milik di chiamarmi un dottore"

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Szczesny non usa giri di parole e parla su una emittente polacca del momento più buio della sua carriera: quando ha temuto che tutto fosse finito. "Ho pensato che stessi per morire in campo, era quella la sensazione. Ho sentito un battito cardiaco molto forte. Non veloce, non era un’aritmia, ma ho sentito un fortissimo battito, come se il mio cuore stesse per uscire dal petto". Wojciech Szczesny, intervistato per la trasmissione "FootTruck" sulla versione polacca di Canal Plus, torna su quanto vissuto nel maggio scorso, durante l’andata dei quarti di Europa League a Torino contro lo Sporting Lisbona.

"Ho detto a Milik di chiamarmi un dottore perché c’era qualcosa che non andava nel mio cuore ma intanto hanno battuto l’angolo. Poi sono passati altri 3-4 minuti, avevo la vista annebbiata, la palla è uscita di nuovo e ho chiamato Locatelli, dicendogli che avevo bisogno di un medico.

 

Mi ha raccontato poi di avermi guardato, di avermi visto in lacrime, non ha chiesto niente e ha chiamato subito il dottore", ha rivelato ancora il 33enne portiere polacco della Juventus, che è stato subito dopo sottoposto ad accertamenti che non hanno fortunatamente evidenziato problemi cardiaci. Per fortuna quell'episodio è solo un brutto ricordo e il porterione tonerà a difendere i pali della Juventus. 

 


 

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