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Juventus, Lichtsteiner riscrive la storia di Bonucci: "Cosa è successo a Oporto"

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Terzino dai pieni polmoni nella Juve che giocò a Torino dalla stagione 2011 alla 2018, conquistando 4 Coppe Italia e 5 Supercoppe Italiane, Stephan Lichsteiner ha detto addio al calcio ed è ora tecnico della squadra Under-16 del Basilea. L’ex giocatore, con un passato italiano anche alla Lazio, ha parlato del non esaltante momento bianconero nel corso di Radio Serie A, dove è intervenuto come ospite. Affrontando anche il tema della rottura tra Massimiliano Allegri e Leonardo Bonucci, passato a fine mercato all’Union Berlino: “Alla fine mi ricordo ancora come voi quella partita a Oporto, da lì sono iniziati i rapporti difficili tra loro" ha spiegato Lichtsteiner, rifacendosi a quella partita del febbraio 2017 quando, dopo un match vinto contro il Palermo, il difensore e il tecnico si erano attaccati.

Lichsteiner: “Bonucci, se un giocatore va in difficoltà giusto che il club si guardi attorno”
Dopo la gara di campionato con i rosanero, Bonucci era stato spedito in tribuna in Portogallo. "Stai zitto testa di c…", è il labiale inequivocabile del tecnico contro il suo giocatore, dal carattere forte e autoritario.

 

 

Uno screzio di campo finito nel peggiore dei modi, con l’esclusione dalla sfida di Champions valida per gli ottavi di finale e vinta comunque 2-0 dai bianconeri con i gol di Pjaca e Dani Alves. Alla fine, quell’anno, la Juve di Allegri arrivò in finale a Cardiff, perdendo però per 4-1 la finale contro il Real Madrid di Cristiano Ronaldo, la seconda in due anni dopo il k.o. con il Barcellona a Wembley nel 2015. "Quando è tornato dal Milan, tra Bonucci e Allegri non sembrava fosse tutto risolto – ha detto Lichtsteiner – La difficoltà di un giocatore, ovviamente, è anche se hai vinto tanto, anche se hai fatto tanto e se non rendi più come prima, giustamente la squadra si guarda attorno".

 

 

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