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Juventus, Claudio Ranieri: "Presto racconterò tutto"

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Dopo il k.o. con la Roma lo scorso mese, Claudio Ranieri ha risollevato il Cagliari portandolo dall’ultimo posto all’uscita dalla zona retrocessione. Il tecnico dei sardi, nella conferenza stampa di avvicinamento a Juve-Cagliari, ha poi parlato dell’esperienza da tecnico della Vecchia Signora, esperienza però finita con l’esonero. "Non ho rimpianti — ha spiega prima di congedarsi con una considerazione —. Ma la verità non è quella che sapete”. Dopo lo scandalo Calciopoli e la risalita in A, “ho preso una squadra che era reduce, e siamo arrivati terzi e poi secondi – ha spiegato Ranieri ai giornalisti in sala – Senza i dodici, tredici campioni dei due anni precedenti".

Ranieri: “La mia verità con la Juve la dirò quando smetto di allenare” 
A Torino “sono stati due anni molto positivi – ha spiegato in conferenza stampa –. Dicono sia stato mandato via, ma questa non è la verità. La verità la scriverò quando smetterò di allenare. Però ringrazio sempre chi mi ha portato alla Juventus, grande società con grandi tifosi".

 

Dichiarazioni forti che gettano ombre su ciò che è stato il suo addio ai bianconeri. Per la sfida di sabato “sono tutti disponibili tranne Nandez e Di Pardo — ha detto —. Con squadre grandi come Inter e Juventus dobbiamo cercare di fare punti, perché ogni punto è una boccata di ossigeno. Andiamo lì con la consapevolezza che si può perdere, ma intanto ci sono 90' da giocare. Domenica dovremmo essere concentrati come non lo siamo mai stati, non dare occasioni all'avversario. Se fanno un gran gol faremo i complimenti".

 

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