Cerca
Cerca
+

Ferrari, Leclerc-Sainz? "Ogni due gare devo parlargli e calmarli": parla Vasseur

  • a
  • a
  • a

“L’addio a Carlos Sainz non è stato facile, lui e Charles Leclerc sono molto competitivi ma sono rispettosi degli interessi della squadra. Lewis? Una grande novità: convincerlo non è stato difficile, ci pensava da un sacco di tempo. Il rapporto con Leclerc? Tra loro sarà una luna di miele…”. Si può riassumere così il pensiero presente e futuro del team principal della Ferrari, Frédéric Vasseur, che in un’intervista a La Repubblica ha parlato di vari aspetti, come del prossimo arrivo di Lewis in Ferrari al posto di Sainz. Guai a parlare di un rapporto in crisi tra lo spagnolo e il monegasco, nonostante le scintille viste in pista in Cina: “Direi proprio che non ci siano problemi — ha detto Vasseur —. Sono sempre stati più o meno a ogni gran premio fianco a fianco, è il positivo e il negativo di avere due ottimi piloti, allo stesso livello. Per me è utile, perché in campo c’è una sorta di emulazione permanente. Sono entrambi molto competitivi, ogni due gare devo parlargli e calmarli ma per me questo è più che altro un piacere, hanno entrambi a cuore il team”.

Arrivato a Maranello l’anno scorso, per Vasseur la prima stagione al comando della Ferrari non è stata semplice: “L'anno scorso dopo sei Gp eravamo nella terra di nessuno in termini di performance, siamo riusciti a risalire ed è importante mantenere questa tendenza e questo ritmo — le sue parole —. Sarà ancora lunga fino alla fine. Siamo secondi al momento, lo puoi essere al termine dopo aver combattuto o con dei rimpianti. Noi quest’anno a ogni weekend possiamo combattere per una vittoria e questa è una buona sensazione, vale più questo che pensare al Mondiale. Qualsiasi piccola cosa che possiamo portare può pagare, non è più come in passato che con un’evoluzione guadagni sette-otto decimi. Stiamo tutti inseguendo i dettagli. La cosa più importante è migliorare e stare davanti, non importa di quanto". 

 

L’ambiente della F1 “è durissimo, con tanta pressione e competitività, proviamo sempre a tirare fuori il massimo e il meglio da ognuno, tutti lavorano come matti, non è facile da gestire, non lo è per me come per nessun altro — ha concluso il team principal a La Repubblica —. Molto spesso provo a cercare un equilibrio anche per me stesso. Alcuni dicono che dovrei essere più aggressivo. Io dico: quando puoi divertirti, fallo. Quando stai al muretto non hai voglia di scherzare. Sono sicuro di fare il lavoro migliore al mondo, l’ho sognato da tutta la vita, sono arrivato quasi per caso al motorsport, nessuno in famiglia se ne occupava. E voglio godermela. Sono serio, ma non serioso. Il mio ruolo è anche mettere un po’ di olio negli ingranaggi”.

 

Dai blog